PERUGIA - Ernesto Cesaretti, nel suo primo discorso da presidente di Confindustria dell'Umbria,  ha richiamato all'unità di tutte le forze produttive e sindacali per uscire dalla crisi e riproporre un nuovo modello di made in Umbria. Un appello di grande effetto e soprattutto che dimostra la consapevolezza di non fare certi errori nazionali che hanno portato ad una divisione esasperata tra lavoratori e imprenditori. "Il principio cui vorrei ispirarmi - ha dichiarato il neo-presidente - è quello della decisione condivisa, che è sia assunzione di responsabilità sia espressione di un'esigenza diffusa. E' il momento di decidere insieme, con gli associati, con i sindacati, con le altre categorie e con le istituzioni". 

Il secondo affondo di Cesaretti è incentrato sul potenziamento, ammodernamento e nuove dimensioni delle imprese umbre per essere competitive sul mercato globale: "I temi conduttori del mio mandato saranno l'internazionalizzazione e la ricerca. Su questi argomenti vorrei che l'Associazione aiutasse le imprese a colmare, almeno in parte, i divari esistenti, visto che il nostro tessuto produttivo sconta alcuni ritardi soprattutto in questi temi".

L'assemblea ha eletto anche i tre candidati che erano stati proposti alla vicepresidenza: Massimo Calzoni (Calzoni spa), Francesca Colaiacovo (Colacem spa), come vice presidente vicario, e Luca Tacconi (Fonderie e Officine Meccaniche Tacconi spa). Ai vice presidenti elettivi se ne aggiungono due di diritto: Anna Maria Baldoni, presidente della Piccola industria di Confindustria Perugia, ed Elena Veschi, presidente del Gruppo Giovani imprenditori. Cesaretti ha illustrato ai soci gli orientamenti generali del proprio mandato e il programma di attivita'' per il biennio 2011-2013.

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