PERUGIA (Avi News) - La Confartigianato e le altre associazioni che aderiscono a Rete Imprese Italia hanno annunciato l’avvio di azioni legali per recuperare i contributi versati dagli imprenditori nel biennio 2010-2011 per il funzionamento del Sistri (Sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi), che non è mai diventato operativo.

“Abbiamo sempre denunciato le inefficienze – sottolinea Stelvio Gauzzi, segretario di Confartigianato Imprese Perugia - e gli inutili costi del Sistri per le imprese chiamate ad attuarlo. Chiediamo una revisione profonda e strutturale del sistema, per semplificare il quadro normativo e le procedure e rendere il Sistri uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie e fondato su criteri di trasparenza ed efficienza”. “Negli ultimi due anni tantissimi imprenditori – aggiunge Gauzzi -, anche dei nostri territori, hanno speso ingenti risorse finanziarie per iscriversi, acquistare chiavette usb e black box.

Risultato: il Sistri non è mai partito”. “In attesa che il sistema possa davvero funzionare – conclude il segretario Gauzzi – intraprenderemo, attraverso le associazioni aderenti a Rete Imprese Italia, le azioni legali necessarie nei confronti del ministero dell’ambiente per restituire alle nostre imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi economica”.

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