PERUGIA - La Cgil Umbria, insieme alla Fp e alla Flai, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto con la Regione sulle Comunità Montane.

E' salva l’occupazione dei 933 lavoratori, che saranno trasferiti all’Agenzia forestale e alle Unioni dei Comuni, e si andrà alla stabilizzazione di tutti i lavoratori precari. “Di questi tempi, in un quadro così incerto e drammatico - commenta Mario Bravi, segretario della Cgil umbra - non è cosa da poco. Quello sottoscritto - continua Bravi - non è un accordo al ribasso, ma è invece una presa d’atto responsabile sia sul fronte del contenimento della spesa che sul versante della salvaguardia dell’occupazione e della difesa di un servizio fondamentale per la tutela del territorio”.

"Questa è la dimostrazione - secondo il sindacato - che è possibile realizzare riforme difendendo il lavoro. Chi pensa che le riforme si fanno massacrando i diritti ha perso, questa linea in Umbria non passa".
A questo punto l'accordo sarà al centro di un percorso di partecipazione e informazione di tutti i lavoratori delle comunità montane. Giovedì 10 novembre si terrà presso la Cgil di Perugia (ore 9.30) l’attivo dei lavoratori al quale farà seguito un ciclo di assemblee in tutti i luoghi di lavoro che coinvolgerà lavoratori pubblici e privati. Al tempo stesso proseguirà il confronto ai tavoli previsti dall'accordo sulle altre partite aperte: Umbria Flor, Umbria Natura e Consorzi di Bonifica.
 

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