Comunisti Sinistra Popolare dell’Umbria: "Pieno sostegno allo sciopero"
PERUGIA - Il Coordinamento regionale di Comunisti Sinistra Popolare dell’Umbria, esprime il suo pieno sostegno nei confronti dello sciopero generale indetto dalla Cgil per il prossimo 6 settembre.
Comunisti sinistra Popolare condivide pienamente le ragioni che hanno indotto la Cgil a ricorrere a questa dura forma di protesta contro l’iniqua manovra economica del Governo e per ciò invitiamo tutti i comunisti dell’Umbria e tutti i simpatizzanti a sostenere lo sciopero partecipando alle manifestazioni che si terranno in quella data.
L’Italia di oggi è un Paese in grandissima difficoltà, con un’economia letteralmente ferma e stagnante, una classe dirigente talmente travolta dagli scandali al punto che per le persone normali sta diventando sempre più difficile continuare ancora a credere in qualcuno e nel futuro stesso della nostra collettività.
Per noi comunisti, siamo giunti alla fine di un lungo ciclo di chiacchiere e mistificazioni durate per quasi 20 anni e fatte passare per azione politica.
Durante questa lunga fase sono stati letteralmente massacrati i lavoratori dipendenti ridotti a percepire salari da fame, i pensionati, che vivono per lo più con assegni da 500-550 euro al mese ed è stata prodotta un’intera generazione di giovani e meno giovani senza diritti e senza alcun futuro.
Berlusconi e i suoi quasi dieci anni ininterrotti di potere monarchico, hanno finito anche per impoverire drasticamente quel ceto medio che per anni, pur turandosi il naso, aveva in gran parte continuato a votare il vecchio Pentapartito degli anni ’80 capitanato da Andreotti e da Craxi.
A nostro avviso, è fondamentale che questo governo incapace e pericoloso se ne vada subito e con un esecutivo più competente e che abbia un briciolo di credibilità in più sia dentro casa nostra, sia all’estero, siano messe a punto delle politiche che vadano a colpire in maniera dura l’evasione fiscale mai attaccata frontalmente dal crollo della Prima Repubblica, i grandi capitali industriali e finanziari, le rendite in tutte le sue forme e tutti quelli che dal 1992, sono stati esentati dai sacrifici imposti a questo Paese per evitare la bancarotta finanziaria.
Per il coordinamento umbro
di Comunisti sinistra Popolare
Giuseppe Tulli
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