PERUGIA  - Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa del Pd di Gualdo Tadino in merito al polverone sollevatosi riguardo al presunto comportamento poco corretto dell'assessore VItali:

"Impegnati come sono a cercare di difendere con le unghie ed i denti le loro poltrone anche a costo di fare strame delle più elementari regole della democrazia, nell'attuale Maggioranza c'è chi auspica “fortemente che sulla vicenda (che ha coinvolto l'assessore Vitali) cali il sipario prima possibile”, e chi invece non curante della realtà impietosa dei fatti continua a ciurlare nel manico peccato per loro che il sipario non calerà ne stiano certi!!!
Alla luce dei fatti e soprattutto degli atti emergono questioni così clamorose che non possono essere taciute. Non è mai stata nostra intenzione condannare nessuno ma alcuni punti interrogativi meritano più di una risposta :
• Per quale motivo si è tentato di attuare, da parte del Sindaco e della giunta ,un atteggiamento di censura preventiva nei confronti della libera stampa ?
• Perchè l'Assessore Vitali viene difeso ad oltranza dal Sindaco e dalla maggioranza quando a mezzo stampa la stessa ha dichiarato pubblicamente : “....ho avuto una discussione telefonica privata con Katia Monacelli.......ho intavolato con Katia una discussione e si è sentita offesa..........sono state montate delle congetture sul sentito dire...........la lettera c'è esiste è stata inviata prima di tutto a Simona e non all'Assessore....tutta questa vicenda è stata montata sul nulla sulle chiacchiere........ ” Mentre nella lettera protocollo 25812 del 11-10-2011 inviata dallo studio legale associato Baldinelli – Padeletti è ben evidenziato che “questa lettera è doverosamente indirizzata per conoscenza al Sindaco, presidente della ricordata Onlus, ed alla Giunta nel suo complesso , dal momento che Ella ha agito nella dichiarata qualità di assessore Comunale alla Cultura, proferendo tra l'altro valutazioni ed avvertimenti che solo all'Amministrazione Comunale potrebbero essere astrattamente riconducibili” ed inoltre si evidenzia come non si sia trattato di un semplice alterco telefonico visto che come si legge : “ le espressioni verbali e le gratuite insinuazioni proferite ….....dapprima telefonicamente e poi direttamente …......i gesti compiuti irrompendo concitatamente nell'ufficio ove erano presenti anche altre persone , tra i quali sicuramente da stigmatizzare l'assegno bancario sbattuto sul tavolo.......”.
• Possono queste essere considerate chiacchiere da bar o cose private ?
• Si può ritenere fatto privato o normale l' affermazione : “....tengo a precisare che discussioni del genere in Comune sono all'ordine del giorno” fatta dall'Assessore Vitali ?
• Ciò starebbe a significare che sbattere assegni sui tavoli ed inveire contro le persone sono la prassi quotidiana in Comune?
Noi pensiamo che la città meriti ed esiga una risposta a queste domande e voglia sapere come agiscono politicamente i propri amministratori nell'esercizio del proprio mandato visto che sono stati democraticamente eletti. Continuiamo inoltre a pensare che l'unica sede politica (e non giudiziaria) per fare chiarezza sia il Consiglio Comunale, l'assemblea elettiva per eccellenza e nessun altro luogo, ma alla luce degli accadimenti anche questo sembra essere per alcuni un inutile orpello. Noi insieme agli altri gruppi di opposizione chiediamo soltanto di fare chiarezza, svolgiamo semplicemente il nostro ruolo, ma a qualcuno questo da fastidio abituato com'è a circondarsi solo ed esclusivamente di Yes Man.
Se chi (ancora per poco) amministra il nostro comune ritiene normale tutto ciò lo dica esplicitamente citando fatti ed atti a sostegno delle proprie tesi, senza fuggire, senza escogitare altri patetici stratagemmi, senza tentare nuove odiose censure, senza tentare di insabbiare nulla, perchè le istituzioni sono di tutti e vanno tutelate e salvaguardate e non piegate al proprio volere, magari per nascondere la più palese delle evidenze!!!"

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