Le case requisite alla camorra per l'edilizia residenziale pubblica
di Armando Allegretti
PERUGIA - La situazione economica, in seguito alla manovra estiva, si prospetta drammatica, e a pagare sono come al solito i più deboli. Sono a rischio pilastri fondamentali della vita dei cittadini. Uno su tutti è il diritto alla casa. Si, perché con la stangata estiva il Governo ha praticamente azzerato i fondi destinati ai contributi per gli affitti. Nell’assemblea, convocata ieri, l’Unione Inquilini di Perugia ha fatto il punto della situazione e ha sottolineato la drammaticità della situazione in cui versano i cittadini italiani e stranieri in Umbria.
“Stiamo vivendo – ha detto il segretario Maurilio Turchetti – un momento in cui la situazione occupazionale delle famiglie è estremamente cruenta e drammatica e il termometro della situazione attuale lo abbiamo dai dati relativi agli sfratti, a giugno di quest’anno se ne contano già 900”.
“La maggior parte degli sfratti – continua Turchetti – ben il 90% avvengono per morosità nonostante il Governo abbia stanziato con la legge 421 del 1998 un quid per garantire un sostegno per i cittadini che avevano difficoltà a pagare gli affitti”.
L’elemento che balza agli occhi e che fa preoccupare è sostanzialmente l’ulteriore tagli che c’è stato in merito ai contributi per gli affitti, “il bando per l’assegnazione dei contributi – sottolinea Turchetti – ad oggi ancora non è stato pubblicato, siamo in attesa di capire come sia possibile che il Governo abbia stanziato soltanto 182mila euro a differenza dei 2 milioni e 400mila euro dell’anno scorso”.
Situazione imbarazzante se si calcola che se i 182mila euro di quest’anno dovessero essere distribuiti per tutti gli aventi diritto il contributo si ridurrebbe a circa 70 euro. Cifra pressoché ridicola.
“Nonostante l’azzeramento delle risorse statali a sostegno degli affitti, la Regione Umbria continuerà a fare la sua parte”. È quanto ha confermato l’assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, incontrando ieri gli associati dell’Unione Inquilini, per illustrare le misure adottate dalla Regione Umbria a sostegno degli affitti.
“Preoccupano fortemente i tagli operati dal Governo Berlusconi – sottolinea Vinti - che, a fronte di un aumento vertiginoso del numero degli sfratti, ha pensato bene di decurtare le risorse per l’Umbria per il sostegno agli affitti, portando la cifra ad appena 182mila euro, una elemosina – afferma - che la dice lunga sulla volontà dell’esecutivo nazionale di sostenere i cittadini colpiti dalla crisi economica”.
“Nonostante i tagli – assicura - non impedirà alla Regione, pur tra innumerevoli difficoltà legate al taglio di oltre il 30 per cento del bilancio regionale, di confermare per l’anno in corso gli importi stanziati negli anni precedenti”.
Durante l’incontro di ieri l’assessore Vinti ha ribadito “la disponibilità della Giunta regionale alla massima collaborazione con i rappresentanti delle associazioni degli inquilini per tutte le iniziative atte a fronteggiare la difficile situazione economica che sta mettendo a rischio di sfratto migliaia di famiglie anche nella nostra regione”.
L’Unione Inquilini, intanto, ha fatto sapere che si impegnerà anche a chiedere direttamente al Comune di Perugia la possibilità di utilizzare i 300 appartamenti sequestrati i giorni scorsi durante l’operazione “Apogeo”, perché infatti “la legge sui beni della mafia – conclude l’associazione – permetterebbe che questi appartamenti se devono tornare a Perugia potrebbero essere dati a chi ne ha bisogno e a chi ha fatto richiesta per ottenere un alloggio popolare”.
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