di bnc

PERUGIA -  Il calendario venatorio dell'assessore Fernanda Cecchini alla fine ha ottenuto il voto favorevole della commissione regionale guidata da Massimo Buconi, ma nonostante i voti a favore i dubbi ai consiglieri e alle associazioni venatorie restano in piedi. Infatti, la terza Commissione ha proposto alla Giunta regionale, di approfondire  tre opportunità emerse nel corso della audizione di ieri con le associazioni venatorie e con le due Province di Perugia e Terni: la eventuale preapertura della caccia alla tortora e ad altre specie su indicazione dell'Osservatorio faunistico regionale; lo spostamento al primo ottobre della caccia al cinghiale e il superamento dei cosiddetti carnieri stagionali per specie cacciate.

Praticamente si è ribadito ancora una volta che sarebbe meglio iniziare la caccia all'inizio di settembre quando passa in Umbria la fauna migrante - che non ci sarebbe invece per il 18 settebre data al momento ufficiale dell'apertura alla caccia -, che sarebbe opportuno posticipare la caccia al cinghiale ad ottobre per questioni di sicurezza e rispetto per gli altri cacciatori (che si troverebbero in mezzo a squadre di cinghialari). Insomma i punti cardini della protesta al testo Cecchini. A questo spetta all'assessore alla Giunta decidere se fare delle modifiche oppure no dato che il voto della commissione non è vincolante. 

 

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