Secondo Bonanni, segretario della Cisl, al governo Monti serve «un patto tra governo e parti sociali: prepariamo assieme le misure economiche che servono all'Italia». Bonanni, intervistato dal Corriere della Sera, invita il premier Mario Monti a confrontarsi con le parti sociali ovvero «tutte le associazioni del lavoro e delle imprese, sindacati, Confindustria, artigiani, commercianti». Solo così si potrà andare avanti perché «le intese con le parti sociali sono le uniche a garantire lunga durata perchè non sono fatte di astratte ideologie».

Bonanni è favorevole all'aumento dell'Iva «se serve ad abbassare le tasse ai lavoratori dipendenti» e contrario all'aumento delle accise su gasolio, benzina e gas che «sarebbe come aumentare il biglietto del cinema: tutti tassati allo stesso modo», mentre sulle pensioni, il segretario della Cisl è pronto a «discutere col governo a tutto campo». Visto come si è comportato Bonanni con il precedente Governo, dove la Cisl ha sostenuto le oscenità più grosse, non possiamo che preoccuparci. A rafforzare la nostra preoccupazione, poi, sono le dichiarazioni di questa mattina proprio di uno degli alleati più forti della Cisl nel precedente esecutivo, l'ex ministro Sacconi, che dice di essere con Monti al 100% sulla riforma del lavoro. «Dopo le parole di Monti - sottolinea Sacconi - spero che nessuno dica più che l'articolo 18 era una mania ideologica di Sacconi».

Fonte: controlacrisi.org

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