di Letizia Cerqueglini*

PERUGIA - Mercoledì 14 dicembre, alle ore 11.15 presso la Sala del Dottorato, Palazzo del Rettorato dell'Università di Perugia verrà sottoscritto dal Rettore Prof. Francesco Bistoni per l'Università di Perugia e dal Rettore Prof. Peretz Lavie per il Technion di Haifa un accordo bilaterale che permette lo scambio di docenti e studenti e una costante attività di ricerca congiunta fra i due atenei. L'accordo prevede il riconoscimento dei crediti acquisiti in entrambe le Università e, allo scopo di favorire la mobilità degli studenti perugini, l'Ateneo ha stanziato apposite borse di studio per quanti partiranno mettendo a frutto questo accordo.

Saranno presenti i Pro-Rettori delle due Università, Prof. Antonio Pieretti e Prof. Boaz Golany, il Preside della Facoltà di Ingegneria di Perugia, Prof. Gianni Bidini, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Prof. Annibale Luigi Materazzi, il Presidente dell'Associazione Amici del Technion, Dr. Piero Abbina, il Presidente dell'Associazione Italia Israele di Perugia, Dr. Letizia Cerqueglini e il Past-President dell'Associazione Italia Israele di Perugia, Dr. Alberto Krachmalnicoff. Il Rettore Prof. Bistoni mostrerà le pergamene ebraiche conservate nella Sala del Dottorato, memoria di una antica e operosa presenza ebraica in Umbria, agli ospiti israeliani che poi terranno due lectures agli studenti dell'Università di Perugia, per illustrare le opportunità scientifiche, di formazione e di impiego che il Technion offre e fornire una panoramica sul miracolo tecnologico e sulla vita economica di Israele, indiscusso produttore di eccellenze, matrice di start up e nuove soluzioni di mercato, lanciato con sempre nuovo entusiasmo pionieristico verso un futuro di continuo e fecondo dialogo fra scienza e impresa.

Ho incontrato circa un mese fa primi studenti recatisi in avanscoperta al Technion, Alice Ciacci e Lorenzo Manasse, inviati a compiere nei laboratori israeliani alcuni esperimenti utili alla stesura delle loro tesi, che hanno riportato impressioni entusiasmanti. "L'America a tre ore di volo da casa" e "L'America a costi accessibili", questi sono stati i loro commenti, ispirati a considerazioni pragmatiche, di cui mettevano a parte i colleghi intenzionati a partire. Ma Israele è molto più di questo, e il Technion in particolare, e loro lo hanno provato: un ambiente familiare dove fare ricerca fianco a fianco con premi Nobel, la possibilità di fruire di un ambiente cosmopolita e stimolante, la migliore tradizione scientifica euro-americana, il calore dell'oriente, lo spazio mentale del deserto e del mare, e l'energia creatrice di una terra a due passi da casa ma ai confini della realtà. Israele stesso è un sogno: i suoi primi statisti sono ancora famosi per gli aforismi sul credere nei miracoli e sull'essere realisti e i giovanissimi grafomani di oggi, dopo sessanta anni, scrivono sui muri l'anagramma di Israel come Is-real? E sembrano chiedersi: esiste veramente un posto così?

Ce l'abbiamo fatta sul serio?, con un pizzico di autoironia compiaciuta, tutta ebraica, tutta israeliana. Anche sui padiglioni dei laboratori del Technion, passeggiando per il campus, si incontra spesso una scritta che ricorda che quello è il posto dove i sogni diventano realtà. Una terra benedetta, dove è sempre possibile un nuovo inizio.

Ma avere raggiunto un accordo bilaterale di collaborazione con il Technion di Haifa, di cui in Italia godevano solo il Politecnico di Torino e di Milano, è un nuovo inizio anche per l'Università di perugia, ed è soprattutto un grande riconoscimento ai suoi meriti scientifici e al suo spirito di iniziativa, in particolare della Facoltà di Ingegneria, che ha saputo cogliere in Israele il partner con le caratteristiche ideali per la crescita dell'Umbria, decisamente adatta a concentrare capitali umani e capace di vette di eccellenza.

*Presidente Italia Israele Perugia

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