Di Armando Allegretti

PERUGIA - Ad oggi sono stati oltre 700 i profughi del nord Africa, e soprattutto della Libia, accolti in Umbria dallo scorso mese di aprile. Di questi ne sono ospitati attualmente 303, distribuito in 27 comuni della regione.

Pertanto è emerso come sia di vitale importanza sviluppare la collaborazione tra la Regione Umbria, la rete istituzionale dei Comuni umbri e la Conferenza Episcopale Umbra per rispondere all’emergenza umanitaria in atto, attraverso un modello attento alla centralità della persona e orientato ad un’accoglienza diffusa sull’intero territorio regionale.

Con questa finalità la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha sottoscritto, questa mattina a Perugia a Palazzo Donini, due diversi e analoghi protocolli d’intesa con l’Anci Umbria, rappresentata dal suo presidente, il Sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, e il presidente della CEU Mons. Vincenzo Paglia.
“Alla prova dei fatti il nostro modello di accoglienza dei profughi – ha affermato la presidente Marini -, basato sul principio della loro distribuzione in piccoli nuclei e su diffusi in tutto il territorio regionale, è risultato vincente. Il modello lo avevamo pensato innanzitutto per concentrare l’attenzione sulla cura della persona, nel rispetto dei valori dell’accoglienza di cui il popolo umbro è sempre stato portatore. Inoltre ciò avrebbe consentito, come continua a consentire, anche un alto livello di sicurezza che pure deve essere garantito. Per questo abbiamo fatto bene ad opporci ad ogni altra ipotesi di accoglienza che non fosse quella che abbiamo insieme realizzato”.

“L’accoglienza che abbiamo realizzato in Umbria – ha detto Monsignor Paglia - e che, grazie anche a questo protocollo, potremo continuare ad offrire non è stata soltanto utile a queste persone profondamente provate dalla loro odissea, ma soprattutto è stata umana e bella. Abbiamo potuto dimostrare che l’Umbria, in tutte le sue componenti, da quella istituzionale a quella ecclesiastica e del volontariato, è tutt’ora portatrice dei valori francescani di pace e fratellanza”.

“L’Umbria dei Comuni sta facendo la sua parte – ha sottolineato il sindaco Boccali -, così come si era impegnata a fare e questo si aggiunge a quanto già le amministrazioni comunali fanno non solo per l’accoglienza dei profughi, ma anche per il loro inserimento nel nostro tessuto sociale ed economico. Devo aggiungere che tutte le amministrazioni comunali coinvolte hanno messo a disposizione strutture ricettive, personale e anche risorse al di sopra del richiesto”.

Con i due protocolli d’intesa Regione, Anci e Ceu si impegnano a promuovere, incrementare ed attuare una politica sinergica di accoglienza e di assistenza della popolazione in emergenza umanitaria destinata all’Umbria favorendo, anche attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle realtà locali, un’armoniosa integrazione.
 

Condividi