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ROMA - Libera scelta con l'inganno. Che altro si può dire di fronte al fatto che 9 famiglie su 10 di quelle che hanno scelto per i loro figli il modello attuale di 30 ore (il 56%) o il tempo pieno di 40 ore (il 34%) settimanali alla scuola elementare (si tratta, dunque, del 90% degli aventi diritti), non riusciranno ad ottenerlo? In sostanza le famiglie italiane hanno sconfessato il governo sul maestro unico avvalendosi della possibilità che era stata loro concessa di optare, almeno quest'anno, fra diverse possibilità, indirizzandosi in massima si indirizzano sul tempo prolungato che in pratica vuol dire la presenza di un secondo maestro. Ma la tanto sbandierata libertà di scelta con la quale il Governo Berlusconi ha tacitato al momento le proteste si rivela per quello che è, ovvero un inganno bello e buono, a meno che il Governo stesso non rinunci ad applicare i tagli di organico già previsti in Finanziaria per volere del ministro del Tesoro Tremonti. E non vediamo come possa farlo senza perdere la faccia e, soprattutto, ecitando ai dover reimpiantare di nuovo la sua manovra. Il pasticcio è stato fatto e a quanto pare non c'è altro modo per uscirne che gelare le attese delle famiglie che pensavano di essere sfuggite almeno per quest'anno alla ghigliottina messa su dall'ineffabile duo Gelmini-Tremonti. Il fatto è che i furbacchioni che ci governano pensavano di finanziare le 30 ore con i risparmi realizzati con l'opzione delle 24 o 27 ore che saranno di riferimento dal prossimo annoi, ma non avevano messo in conto che appena il 10% delle famiglie avrebbero esaudito il loro desiderio, troppo poche per compensare le maggiori e del tutto impreviste spese. E qualcuno ha già fatto i calcoli su ciò che potrebbe accadere: su quasi 294 mila famiglie che hanno richiesto un tempo scuola di 30 ore a settimana ne potranno essere accontentate meno di 16 mila. Come la prenderanno le 278 mila famiglie che dovranno fare i conti con un orario diverso da quello che avevano richiesto? Condividi