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PERUGIA - Dirigenti scolastici e docenti di tutta l’Umbria sono intervenuti in massa a Palazzo Cesaroni, alla audizione sul Piano di dimensionamento scolastico preparato dalla Giunta regionale, convocata dalla Commissione affari sociali, presieduta da Enzo Ronca. Hanno preso la parola in ventotto e la gran parte di loro ha suggerito di rinviare al prossimo anno l’approvazione del Piano. Hanno spiegato che si è in attesa di una riforma nazionale annunciata, i cui parametri si dovrebbero conoscere a giugno; che solo su quelle basi sarà possibile fare dimensionamenti razionali e non improvvisati; che non è poi così urgente e perentorio approvare l’atto in pochissimo tempo; che a maggior ragione per gli istituti tecnici e professionali è necessario congelare ogni decisione fino a quelle che prenderà il Governo, quando sarà possibile varare una “razionalizzazione dimensionata” alle esigenze effettive dell’Umbria. Molte le preoccupazioni espresse per il rischio concreto di varare un atto che possa precostituire l’effettiva perdita di posti di lavoro, non solo da dirigente scolastico o personale amministrativo, ma anche da insegnante. Diverse anche le situazioni territoriali portate al tavolo della Commissione. Ha cominciato il sindaco del Comune di Guardea, che teme di perdere definitivamente la sua scuola, “nonostante lì sia nato il primo istituto comprensivo”. Oggetto di un accorato appello di dirigenti ed insegnanti, la nota vicenda del Serafico di Assisi, dove è a rischio l’Istituto per ciechi. Moto dibattuta anche l’istituzione di una sezione di liceo scientifico a Città di Castello che da anni chiede di sanare una carenza; ma la cui modalità è stata contestata, anche in sede di audizione, dall’Istituto professionale di Umbertide dichiaratosi “contrario alla duplicazione dell’indirizzo scientifico a soli 20 chilometri di distanza”. E proprio in merito a questa vicenda il presidente Enzo Ronca, in apertura di seduta, ha comunicato che la Giunta ha appena deciso di annullare gli atti relativi a Città di Castello, prendendo atto che in quell’area c’è un protocollo di intesa di ambito a cui si sta lavorando da prima ancora della proposta di dimensionamento e che necessita di tre o quattro mesi di ulteriore approfondimento”. Per gli enti locali è intervenuta l’assessore provinciale di Terni Donatella Massarelli che ha Spiegato come l’atto è stato condizionato dalla esigenza di rispettare i tempi imposti dal ministro Gelmini che a novembre ha minacciato di commissariare chi non avesse varato il dimensionamento nei tempi previsti del 31 dicembre. Nonostante ciò, ha spiegato, “abbiamo fatto scelte partecipate con le scuole e sulla base di criteri evidenti come la creazione di istituti comprensivi verticali che garantiscono continuità didattica”. E’ intervenuto per ultimo il dirigente scolastico Nicola Rossi che, dopo essersi assunto la responsabilità personale di aver sforato i tempi del Piano, ha assicurato: “Alla data del 20 febbraio in Umbria non ci saranno i commissari ad acta previsti dalla legge; siamo però certi che si faranno rilevazioni e i monitoraggi annuali annunciati sui vari istituti. Non dobbiamo dimenticare che è la legge ad imporci di fare il dimensionamento che nelle scuole umbre non si faceva da dieci anni. Dobbiamo necessariamente arrivare a 20 dimensionamenti sui 700 che si faranno in tutta Italia, senza dimenticare che in Umbria sono 57 le scuole fuori parametro”. Sui timori per la tenuta occupazionale emersi in molti interventi, Rossi ha aggiunto: “Abbiamo disponibilità per il personale che perderebbe il posto di lavoro, anche con sistemazioni diverse”. E sul Serafico di Assisi, ha rivelato: “Da mesi ci stiamo lavorando, ci sono iniziative in atto: appoggeremo i ragazzi ad un istituto; ma voglio anche dire chiaramente che il Comune di Assisi non ha mai voluto affrontare questa situazione per la quale lo Stato spende 300mila euro”. Il Piano di dimensionamento scolastico, ha ricordato in apertura il presidente Enzo Ronca, presente alla audizione con tutti i membri della commissione verrà esaminato domani dalla anche alla luce delle osservazioni fatte. Condividi