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Tutto si è accelerato dopo che, sul canale 11- Trg del digitale terrestre, a novembre andò in onda un approfondito reportage sui lavori effettuati – o non effettuati, o mal effettuati – nel monastero di clausura delle suore benedettine di Fossato di Vico, in relazione alla ricostruzione relativa al terremoto del 1997. La trasmissione, realizzata da Mediacountry – Tv di qualità per il territorio nell’ambito della serie “Bussola del consumatore” condotta da Giuseppe Castellini insieme ad Alessandro Petruzi (presidente Federconsumatori Umbria e vive presidente nazionale Federconsumatori), proprio per la sua forza di documentazione fece scalpore, mostrando una situazione che appariva quasi incredibile, vista la mole dei finanziamenti regionali impegnati. Castellini e Petruzzi, unici ad essere autorizzati dalle suore, girarono il monastero e mostrarono lo stato dei lavori, con immagini che parlano da sole. La questione, a livello di carta stampata, fu invece seguita dal Corriere dell’Umbria, che ci tornò con vari articoli di rilievo. Una battaglia che era iniziata dopo che la cosa era stata segnalata a Federconsumatori Umbria, che avevo raccolto tutta la documentazione, sollecitato le istituzioni e la magistratura e quindi attivato anche Mediacountry – che per Trg produce una serie di trasmissioni - e Corriere dell’Umbria.

 

Fatto sta, informa una nota delle Fiamme gialle, che “nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di ginanza di Perugia hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, disposto dal Gip (giudice delle indagini preliminari, ndr) presso il locale Tribunale, su beni mobili ed immobili di proprietà dei titolari di una società edile di Assisi, per un controvalore di oltre 600mila euro”. La nota della Guardia di finanza afferma poi che “le ragioni del sequestro vanno ricercate nei lavori di ricostruzione del Monastero delle Benedettine di Santa Maria della Fonte a Fossato di Vico, danneggiato dal sisma del 1997. Le religiose, dopo aver chiesto ed ottenuto dalla Regione Umbria, per il tramite del Comune di Fossato di Vico, l’ammissione ai finanziamenti pubblici per la ricostruzione del Monastero, per un importo di oltre un milione e 700.000 euro, avevano affidato i lavori alla società assisana. Terminata l’opera, l’impresa edile aveva richiesto ulteriori pagamenti a fronte dell’importo finanziato, asserendo di aver sostenuto costi maggiori rispetto a quanto inizialmente preventivato. Pertanto, il Monastero aveva incaricato dei tecnici di fiducia per verificare la correttezza della richiesta, i quali avevano rilevato alcune irregolarità nell’esecuzione dei lavori. La Madre Badessa del Monastero – va avanti la nota delle Fiamme gialle - denunciava tali fatti all’Autorità giudiziaria, che delegava il Nucleo di polizia tributaria di Perugia – Sezione di polizia giuriziaria presso la Procura della Repubblica di Perugia all’effettuazione dei necessari riscontri”.

Ancora, “l’attività investigativa delle Fiamme Gialle portava quindi alla luce non solo l’incompletezza dei lavori svolti, ma anche una maggiorazione dei costi effettivamente sostenuti, oltre alla non conformità di alcune lavorazioni rispetto alle prescrizioni imposte dalla Sovrintendenza, nonostante la predisposizione di asseverazioni ed attestazioni di completa e regolare esecuzione dei lavori. Le conclusioni a cui erano giunti i militari trovavano ampia conferma nell’ulteriore consulenza tecnica disposta dall’Autorità giudiziaria. Gli investigatori del Nucleo di polizia tributaria accertavano, inoltre, che l’importo dei lavori effettivamente eseguiti dalla ditta assisana, in conformità alle prescrizioni imposte dalla Sovrintendenza e, pertanto, ammissibili a contributo, erano notevolmente inferiori a quanto percepito, segnalando all’Autorità giudiziaria i titolari della ditta edile per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e, conseguentemente, proponendo il sequestro preventivo della somma indebitamente percepita, quantificata in oltre 600mila euro. L’attività svolta testimonia, ancora una volta, il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto delle frodi a danno del bilancio dello Stato, nella circostanza anche a tutela di una storica struttura religiosa, patrimonio della collettività”.

Alla luce di questi importanti sviluppi, questa sera (giovedì 1 giugno) alle ore 21,30 su Trg andrà di nuovo in onda il reportage realizzato a novembre. Il filmato può anche essere visionato su you tube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=f4fS2XlpxYc&t=6s

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