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Michele Santoro chiude la campagna elettorale venerdì, a Perugia Europee, dall’Umbria la richiesta dello stop alle guerre con “Pace terra dignità”La candidata, Rita Scapinelli: “Occorre una voce diversa in Europa”

Perugia, 6 giugno – Dall’Umbria, terra di pace, arriva il monito a fermare le guerre in corso. Che va dritto nel cuore dell’Europa, con la lista per le imminenti elezioni Europee “Pace terra dignità” del giornalista Michele Santoro, capolista, che sarà presente alla chiusura della campagna elettorale, venerdì 7 giugno, ore 17.30, in piazza della Repubblica, a Perugia.

“Forniamo le armi all’Ucraina, dimenticandoci dell’articolo 11 della nostra Costituzione che dice chiaramente che l’Italia ripudia la guerra per risolvere le controversie internazionali, e noi, invece, facciamo il contrario, partecipiamo indirettamente a una guerra. Quando l’unica strada possibile, anche per evitare una guerra nucleare, è il dialogo. Per questo occorre una voce diversa in Europa”. Sono le dichiarazioni della candidata di “Pace terra dignità”, Rita Scapinelli, insegnante in pensione, attualmente componente della segreteria nazionale e responsabile nazionale antifascismo del Partito della rifondazione comunista (Prc). Che ha partecipato all’incontro promosso dall’associazione culturale UmbriaLeft, tenutosi nel pomeriggio di mercoledì 5 giugno, per presentare anche il pamphlet: “Fuorilinea - Per la pace, per la terra, per la dignità”.

“Siamo proprio fuori linea rispetto al liberismo ed è necessario allinearla – ha spiegato Stefano Vinti, presidente di UmbriaLeft, ex segretario regionale del Prc ed ex assessore regionale –, attraverso un dibattito a livello regionale e nazionale. Bisogna chiedersi come stanno le città umbre, quale ruolo possono avere all’interno dell’Unione Europea”. E il riferimento non poteva non andare alle amministrative del capoluogo umbro, con la candidatura di Vittoria Ferdinandi: “che consapevolmente ci ha portato un nuovo elemento di speranza”.

L’opuscolo, oltre alla voce di Vinti, reca anche quelle di Fausto Bertinotti (ex sindacalista, ex membro del Parlamento europeo, ex segretario del Prc ed ex presidente della Camera dei deputati) e di Paolo Brutti (ex sindacalista della Cgil ed ex senatore). E proprio quest’ultimo si sofferma sulla crisi della sinistra storica in Umbria: “Abbiamo assistito all’incapacità della lettura della crisi – ha concluso Vinti –, così forte, che ha coinvolto le istituzioni locali, ma anche e soprattutto le forze storiche a sinistra. Ma abbiamo visto anche la mancata volontà della stessa sinistra a non voler rappresentare più il mondo del lavoro e di alcuni ceti sociali, che poi si sono vendicati dirottando il loro voto altrove. Ecco perché c’è bisogno di una discussione seria che vada oltre la quotidianità”.

All’incontro hanno partecipato anche Franco Cesario, membro del comitato umbro “Pace terra dignità” e della segreteria provinciale del Prc, e Juri Pelucca, ex segretario provinciale del Prc.

 

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