Dopo due anni di incertezze e di numeri e orari diffusi e proposti a caso, segno di confusione e di mancanza di un'idea e di un progetto, la Giunta comunale di Perugia presenta una delibera sulla zona a traffico limitato nel centro storico che rischia di riproporre la confusione e l'anarchia di tempi ormai lontani. Come possa presentare davanti a commissioni molto sensibili ai valori ecologici delle città la candidatura a capitale europea della cultura un'amministrazione capace di fare solo passi indietro sul tema del traffico privato in un centro storico come quello di Perugia, è difficile da capire. Le motivazioni di tali scelte, il livello del dibattito su un tema cruciale come questo sono degne di una piccola città di provincia e non certo di una capitale europea. Non c'è nessuna città d'arte italiana che possa lontanamente pensare di tornare indietro su questi temi, meno che mai le città concorrenti di Perugia per il traguardo del 2019.

La cosa sconcertante è che mentre si definiscono degli orari e delle regole ormai irrilevanti rispetto a una seria regolamentazione del traffico privato, la giunta comunale continua a comprare costosissime telecamere. Tra l'altro, quelle installate sulle vie di uscita dalla zona a traffico limitato non svolgono la loro funzione di controllo e non servono praticamente a nulla. Alla confusione si aggiunge, quindi, lo spreco di denaro pubblico.

Se, come sembra ormai chiaro, la soluzione prospettata dalla Giunta comunale non propone un progetto coerente ma solo aggiustamenti di carattere clientelare, allora sarebbe più giusto e più serio riaprire il traffico senza limiti, liberare la scena da ipocrisie e furbizie. Se si pensa, insomma, che la Ztl sia un peso per il libero dispiegarsi delle varie attività sociali ed economiche, la si tolga di mezzo così che ognuno possa finalmente vedere quali sono i veri problemi del centro storico, senza più alibi per nessuno.

Se non sarà fatta questa scelta, allora, prima di decidere, gli assessori della Giunta di Wladimiro Boccali dovrebbero documentarsi meglio sulla situazione dell'acropoli la sera prima che venissero installate le telecamere e quanto fosse insopportabile l'oscenità di tutte le piazze storiche occupate dalle auto nella più assoluta mancanza di controlli. Chi protestò allora contro la Ztl ha avuto oggi la sua rivincita.

Renzo Massarelli
Presidente associazione "La città di tutti"
 

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