La vicenda elettorale di Terni (di Gian Filippo Della Croce)
La vicenda elettorale ternana tiene ancora banco e non può essere che così dato che quello che è accaduto ormai è di rilevanza nazionale e pone a tutte le forze politiche inquietanti interrogativi sul futuro. Un futuro assolutamente prossimo visti gli appuntamenti in calendario per il 2024 che vedono in sequenza elezioni europee, regionali (in Umbria) e amministrative a Perugia. Tre appuntamenti ai quali il neo sindaco nonché leader di Iniziativa Popolare ha annunciato di non mancare facendo eco all’attuale presidente della giunta regionale Donatella Tesei che pure ha annunciato di volersi ricandidare per una nuova legislatura.E’ chiaro quindi che dopo l’annuncio della Tesei la campagna elettorale per le regionali è virtualmente aperta, tanto che l’ineffabile Bandecchi ha già rilasciato una dichiarazione in cui parla di un suo candidato alla guida della regione Umbria di cui però non ha voluto ancora
svelare il nome. Analizzando la sua campagna elettorale però, tutta tesa a rivendicare un ruolo di prestigio per Terni, si evince che il candidato misterioso non potrà essere che ternano e se aggiungiamo anche un'altra considerazione fatta dallo stesso Bandecchi “sarà una persona esperta” viene quasi spontaneo pensare che il suo nome possa essere Enrico Melasecche. Se questa nostra idea sarà quella giusta lo sapremo tra qualche mese e se sarà confermata ovviamente si aprirebbe un bel problema in seno al centrodestra umbro, cosa che sicuramente non impensierirà più di tanto il neo
sindaco che sta mostrando con i suoi primi atti amministrativi di voler “Tirare diritto”. Giungono comunque messaggi amichevoli dal centrodestra, l’ultimo quello di Raffaele Nevi che potrebbe far pensare a una specie di trattativa tra Forza Italia e Iniziativa Popolare per cui si vocifera di un accordo fra i due partiti per le elezioni europee. In tutto questo si nota l’imbarazzo di un Partito Democratico alla disperata ricerca di se stesso, con alcune malelingue che sostengono che il PD non disdegni un avvicinamento al neo sindaco in chiave anticentrodestra e se così fosse è evidente che l’imprenditore livornese sta tenendo tutti sulla corda o come si dice “sta menando la danza”. E’ quindi una immagine forte quanto inusitata quella che emerge dal dopo elezioni comunali a Terni che ci consegna una visione diversa della politica , forse nuova, perché è nelle corde della politica la capacità di cambiare, di rinnovarsi, di
stravolgere equilibri e modalità che si credevano eterni quantomeno consolidati. La politica che da sola può mettere in discussione protagonisti, storie, tradizioni, scenari,la politica che per quanto riguarda la città di Terni ha raggiunto livelli di mediocrità mai visti prima, la politica con la P maiuscola come Popolo, il popolo ternano che ha sentito il bisogno di dare una “scrollata” all’albero e scrivere un’altra storia, se è quella giusta lo vedremo presto.
Gian Filippo Della Croce
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