“Sono molto perplessa del parere favorevole oggi espresso dalla Commissione II in ordine all'alienazione azionaria detenuta dal Comune nella Minimetrò s.p.a.
La preconsiliare votata favorevolmente dalla sola maggioranza, che propone al Consiglio comunale l'alienazione della partecipazione azionaria in possesso del Comune al prezzo base d’asta di €. 11.181.483,60, mostra molteplici perplessità.
Innanzitutto, il momento storico della vendita a ridosso della crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19. In proposito preme sottolineare come la stima del valore delle azioni depositata un anno fa abbia riscontrato un decremento di valore della partecipazione comunale di oltre milione di euro. Ecco anche solo questo elemento dovrebbe, di per sé, costituire ragione sufficiente per considerare i tempi non maturi per precedere all'alienazione delle azioni Minimetrò.  
Inoltre, l'assenza prima di adottare una deliberazione così incisiva sulla situazione lavorativa dei dipendenti della Minimetrò s.p.a. di un qualsivoglia tipo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori. È in particolare quest'ultima chiusura da parte della maggioranza in Consiglio comunale, anche in seguito alla mia espressa mozione (respinta a maggioranza) per un confronto con i sindacati, che più di ogni altro profilo mi ha lasciata sgomenta.
È, infatti, a tutti evidente come il cambiamento dell’assetto societario non possa che incidere sulla situazione dei molti che attualmente lavorano intorno alla società Minimetrò, un numero elevato di persone che non ha certezza, con il cambio di proprietà, di essere riconfermato nel proprio incarico.
Non è possibile conoscere con certezza cosa cambierà con la stipula del nuovo contratto, riguardo al personale che lavora presso Minimetrò e non è possibile neanche conoscere con certezza quale sarà il livello di qualità del servizio che verrà erogato. Quando vengono bandite le gare di appalto, scegliere l’acquirente sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa, non equivale sempre ad avere un servizio di migliore qualità.
La politica da adottare dovrebbe essere ben altra: disincentivare l’utilizzo dei mezzi propri da parte dei cittadini per  incentivare l’uso dei mezzi pubblici e in particolare del Minimetrò anche attraverso la diminuzione del costo del biglietto. L'attuale prezzo del biglietto del Minimetrò è troppo alto per essere preferito al mezzo privato: una famiglia di quattro persone che decide di andare nel centro storico di Perugia ha un maggiore vantaggio all'utilizzo del mezzo proprio rispetto a parcheggiare a Pian di Massiano per poi prendere il Minimetrò”.

Lo ha dichiarato Francesca Tizi, Capogruppo del M5S Comune di Perugia

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