Nelle scorse settimane la Cgil della Media Valle del Tevere ha dato il via ad una serie  di incontri nel nostro comprensorio aventi ad oggetto lo stato della sanità pubblica territoriale in vista del prossimo Piano Sanitario Regionale. Lo scopo è quello di sviluppare un confronto tra sindacato, cittadini, comitati sorti in difesa dell’Ospedale di Pantalla, sindaci e forze politiche di maggioranza e di opposizione per costruire “dal basso” le proposte della Cgil in merito, come si diceva poc’anzi, al nuovo Piano Sanitario Regionale.

Se all’incontro che aveva riguardato qualche settimana fa Marsciano e San Venanzo la presenza era stata garantita da entrambi i sindaci, lo stesso non può non dirsi per l’incontro di venerdì 29 ottobre dedicato a Todi e Massa Martana, cui ha partecipato solo il sindaco massetano Francesco Federici.

Ancora una volta, dunque, quando si tratta di argomenti scomodi come il destino dell’Ospedale di Pantalla e della sanità del territorio, mentre la sindaca leghista di Marsciano Mele non ha paura e del confronto e di portare il suo contributo, il sindaco di Todi latita.

Ruggiano, infatti, nonostante sia stato inviato ufficialmente via pec, non solo non si è presentato, ma ha ritenuto di non dover nemmeno usare la cortesia di rispondere motivando l’assenza. Come lui i componenti della giunta e della maggioranza (consigliera regionale Peppucci compresa), che hanno disertato in massa l’incontro.

Capiamo perfettamente le difficoltà dei soggetti in questione ad interloquire sul tema dell’Ospedale di Pantalla e della sanità pubblica, ma non si rappresentano così le istituzioni.

Nell’ultimo anno e mezzo il sindaco Ruggiano ha accettato supinamente che la Regione convertisse il nostro nosocomio ad uso Covid due volte e lo smantellasse pezzo dopo pezzo senza dire nulla. Inoltre, ha annunciato più volte riaperture mai avvenute (compresa quella del Pronto Soccorso in diretta video). Infine, ha partecipato alla recente, imbarazzante, passerella della presidente Tesei a Pantalla (essendo un sindaco gradito) per dire che va tutto bene senza nemmeno conoscere lo stato effettivo in cui verso attualmente l’Ospedale della Media Valle del Tevere. Dovremmo poi parlare degli operai comunali mandati a rifare le strisce il 2 giugno 2020, quando si tenne la prima manifestazione indifesa dell’Ospedale, ma non infieriamo.

È chiaro, dunque, perché il sindaco di Portaria sfugge al confronto sulla questione della sanità pubblica e dell’Ospedale. Sono interessi vitali dei cittadini tuderti che lui, da buon liberista, non ha a cuore.

Condividi