Meglio un uovo oggi o una gallina domani? La gallina ovviamente, risponderebbero i più giudiziosi; l’uovo i più pazienti; c’è gallina e gallina i più furbi. Dilemma annoso, che condiziona spesso scelte di vita, metafora della realtà.

A Norcia però, ironia della sorte, dove si millanta di essere i primi su tutto, a distanza di oltre sei anni dal sisma del 2016, non c’è né l’uovo, né la gallina.

Si continua a spettacolizzare il sisma ma è evidente che la città è in forte sofferenza, spopolata, senza servizi e sfiduciata. 

Analizziamo con un pizzico di ironia alcune delle scelte compiute da Alemanno: 

era il mese di GIUGNO 2018 quando veniva annunciato al mondo che in quattro anni e con 14 milioni di euro sarebbe stato realizzato il nuovo polo scolastico di Norcia, all’interno del quale sarebbe stato costruito un mega palazzetto dello sport. dopo quattro anni non solo non è iniziato nessun cantiere ma la somma necessaria per realizzare questo fantomatico polo scolastico è più che raddoppiata ed ora i finanziamenti disponibili non bastano più.  Continuiamo a chiederci, e lo abbiamo fatto fin dall’inizio in tutte le sedi, a chi servirà questo mega palazzetto (ammesso che si farà…) che ha comportato la distruzione del campo sportivo, della pista di pattinaggio ecc. A Cascia, solo come esempio, è stato riaperto il palazzetto dello sport comunale, restaurato e rimesso a nuovo, proprio in questi giorni. Dunque anche qui, per i nursini, né uovo, né gallina. 

Era l’8 GENNAIO 2020 quando Alemanno, dopo un incontro avuto con la Presidente della Regione Umbria, annunciava che era pronto il progetto per il recupero dell’ospedale e che la fine dei lavori (sia di ristrutturazione che di ampliamento) era prevista nel 2023. Siamo arrivati al 2023 e i lavori non sono ancora iniziati. Quindi, ad oggi, per i nursini né uovo, né gallina.

Era il 2021 quando venivano definiti gli importi per gli interventi dei 19 cimiteri del comune di Norcia e tutto – si diceva – era pronto per gli incarichi di progettazione. “Anche questi luoghi – annunciava Alemanno – potranno tornare presto ad avere nuova dignità, decoro e sicurezza”. Siamo al 2023 e i cimiteri sono ancora chiusi in attesa di un’ordinanza del Commissario.  Legnini è andato via senza farla e adesso si dovrà ricominciare daccapo con il nuovo commissario Castelli. Quindi né uovo, né gallina. 

Era il 2021 quando venivano annunciate le ordinanze speciali per la ricostruzione di Castelluccio e di altre frazioni tra cui Campi, Ancarano, Nottoria e San Pellegrino. Purtroppo dobbiamo constatare che la situazione in queste frazioni, nonostante alla fine del 2022 siano state approvate le ordinanze speciali. È ancora ‘congelata’: quanto altro tempo occorrerà aspettare?

Era il 2021 quando veniva pubblicato il bando per la gara di progettazione per la ricostruzione della caserma dei carabinieri di Norcia. Siamo nel 2023 e i lavori devono ancora partire. Quindi né uovo, né gallina. 

Ed era sempre il 2021 quando tra le opere urgenti veniva individuato anche il Museo della Castellina.  Ad agosto 2022 Alemanno annunciava l’imminente riapertura.  Invece, purtroppo, dobbiamo constatare che la Castellina, chiusa e abbandonata a sè stessa da oltre sei anni, ormai è diventata un mega-gabinetto per i piccioni e il restauro è bloccato dalle liti legali tra amministrazione e progettisti.  Anche in questo caso, ad oggi, per i nursini né uovo, né gallina.

Era il 2018 quando Alemanno annunciò il nuovo piano dell’arredo urbano, un nuovo look di Norcia e delle frazioni ricostruite dopo il terremoto. Ed era il 2021 quando Alemanno ha fatto approvare alla sua maggioranza questo inutile piano che poi naturalmente (e per fortuna!) non è stato mai attuato: copertura del corso Sertorio, dehors, maialini decorativi per rappresentare l’identità del territorio; panchine, tavoli portabiciclette ricavati dalle macerie del terremoto. di tutto questo cosa c’è oggi? Né uovo e né gallina 

“Primi d’Italia, d’Europa e del Mondo in tutto, anche nella gestione dell’emergenza. Sono venuti da ogni angolo della terra a Norcia ad imparare a gestire le emergenze: peccato che poi siamo scivolati proprio sulla neve. Evidentemente tante cose nel piano neve del comune di Norcia non hanno funzionato e questo è sotto gli occhi di tutti. Quindi né uovo, né gallina: solo disagi e disservizi ovunque.

Potremmo continuare all’infinito ma, al momento ci fermiamo qui: le sole uova che ha portato Alemanno sono state ad oggi una miriade di proclami e tanta propaganda che serve solo a nascondere la realtà: Norcia e le frazioni stanno morendo, le attività chiudono, le persone vanno via. Potremmo consolarci affermando che in ogni occasione ed in tempi non sospetti, abbiamo sempre espresso le nostre opinioni e fatto le nostre proposte, anche se in questo modo “davamo fastidio e non facevamo lavorare i nostri amministratori”. Non ci consola poter affermare “ve l’avevamo detto che era una scelta sbagliata!” o aver previsto “prima” i problemi che “dopo” sono venuti fuori.

Ma….”va tutto bene, madama la marchesa! Siamo i più belli e bravi del mondo!” E questo evidentemente consola la norcia che dorme. 

Così gli anni passano, i giovani se ne vanno ed il futuro? Nevica? Prendete le pale e pulite da soli. Loro devono pensare ai problemi del mondo…

 

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