TERNI - L’aria elettorale primaverile ternana deve aver ringalluzzito improvvisamente ciò che resta dei vari movimenti clericali dopo gli insuccessi degli ultimi anni (vedi ultime convocazioni di piazza puntualmente deserte a Perugia contro la legge regionale sull’omofobia e il bullismo).

Apprendiamo così, leggendo il comunicato stampa dell’immenso Popolo della Famiglia - Umbria (0,61% a Terni nelle ultime elezioni politiche) che in merito alle polemiche sulla maternità surrogata, generate dal rinvio a giudizio di una coppia di Terni che ha avuto un figlio usando questa tecnica in Ucraina, vogliono proporre una sorta di area comunale in cui queste pratiche immonde non s’hanno da fare ne’ ora ne’ mai richiamando addirittura il concetto di comune denuclearizzato.

Il comunicato del loro presidente Iacono ci ricorda che la legge 40/04 prevede sanzioni fino a seicentomila euro per chi ricorre alla maternità surrogata ma non ricorda che gli ultimi divieti previsti da quella legge, completamente svuotata e in buona parte cancellata da ragionevoli sentenze italiane ed europee, sono validi solo sul territorio italiano (vedi sentenza Tribunale di Varese dell’ 8/10/2014) e che le ultime contestazioni legali alle coppie che hanno fatto ricorso a questa pratica all’estero si sono sempre concluse con l’assoluzione delle stesse (vedi articolo di Tommaso Trinchera sulla rivista on line Diritto Penale Contemporaneo del 17/12/2014).

Questa buffa fuoriuscita del movimento che, a livello nazionale, fa capo ad Adinolfi può aver senso solo inquadrandolo nel tentativo di racimolare qualche voto in più nella prossima tornata elettorale locale, così magari il Popolo della Famiglia sfonderà quota 1% e magari, sull’onda di questo successo, tenterà di mettere medici obiettori in ogni settore dell’ospedale dai consultori all’ostetricia e di impedire che la regione Umbria emani le direttive sull’applicazione dell’RU486 che costringe ancora le donne a doversi ricoverare per l’aborto farmacologico… Ah no, quello già sta accadendo, scusate lo avevamo dimenticato.

Cosa c’entri il nucleare con la maternità surrogata non è dato sapere, ma tant’è che bisognerebbe davvero defondamentalizzare la politica e far rispettare i principi di tolleranza che hanno permesso lo sviluppo civile della società.

Ma figuriamoci se è possibile farlo in periodi di campagna elettorale.

Associazione Culturale Civiltà Laica

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