ASSISI - Ad un anno dallo storico pellegrinaggio di Sua Santità Benedetto XVI e di numerosi fratelli cristiani e rappresentanti delle Religioni mondiali, nella città di Assisi, ci ritroviamo per fare memoria di quell’evento: “Pellegrini della verità – pellegrini della Pace”. Convocati dal nostro Vescovo mons. Domenico Sorrentino, siamo qui riuniti, all’ombra del Padre San Francesco, non solo a rendere grazie al Signore per quanto vissuto lo scorso anno, ma per interrogarci nuovamente sulla consegna dello “spirito di Assisi” che è stato affidato alla Chiesa di Assisi e alle Famiglie Francescane.

Sono ormai 26 anni che in maniera esplicita si parla di “spirito di Assisi” in seguito alla coraggiosa e profetica iniziativa del Beato Giovanni Paolo II del 27 ottobre 1986. E’ diventata ormai espressione comune, carica di significati inerenti ai temi della pace, della preghiera, del dialogo tra le religioni, della fraternità tra i popoli nel nome e nello spirito di Francesco d’Assisi. Tutto ciò è stato confermato dal papa Benedetto XVI che l’ha integrata col tema del “pellegrinaggio della verità”, che vede accomunati insieme nel cammino del dialogo e della ricerca i credenti e i non credenti.

Lo “spirito di Assisi”, che vive momenti celebrativi speciali ed esaltanti in varie parti del mondo, promossi dalle Comunità Francescane, dalla Comunità di S. Egidio e da altre espressioni ecclesiali, trova qui in Assisi la culla e il luogo naturale della sua espressione. E’ qui in Assisi che durante tutto l’anno si incontrano uomini e donne di ogni provenienza, di ogni fede e religione, ma anche persone prive di riferimenti religiosi, per ritrovare sulla tomba del Poverello, la scaturigine del dialogo, della pace, dell’amore, della fratellanza.

E’ qui che per iniziativa di Organismi della Chiesa, di Associazioni internazionali, o degli stessi Francescani hanno avuto vita, in questo quarto di secolo, iniziative ed eventi intensi e significativi, improntati allo “spirito di Assisi”, che hanno riscosso echi a livello nazionale e internazionale.  Solo per citare l’anno 2012, mi piace ricordare il Festival internazionale dell’amore e del perdono, organizzato dal Fetzer Institut (19-22 settembre 2012), per la testimonianza e la diffusione dello spirito e della prassi del perdono. L’incontro dei rappresentanti dei Premi Nobel per la Pace per la preparazione del XIII WORLD SUMMIT OF NOBEL PEACE LAUREATES (Sacro Convento 13, 14, 15 luglio 2012), che si è tenuto proprio in questa sala papale. E infine mi piace ricordare il primo evento dell’Anno della Fede, vissuto all’inizio di questo mese di ottobre, il Cortile dei Gentili, denominato anche “Cortile di Francesco”, promosso qui in Assisi dal Pontificio Consiglio per la Cultura, con la collaborazione del Sacro Convento.

Credenti e non credenti, all’ombra di Francesco, si sono incontrati e confrontati in un dialogo leale e sincero, sui molteplici aspetti connessi al tema fondamentale: “Dio questo sconosciuto”. La comunità del Sacro Convento ha avuto il privilegio, a margine degli incontri ufficiali, di accogliere i partecipanti in un “dialogo della fraternità”, nello spirito della più genuina ospitalità francescana e nella condivisione dei pasti comuni. Accoglieremo con attenzione le ulteriori proposte che emergeranno da questa mattinata e soprattutto dall’intervento di S. Ecc. Mons. Müller. Esse andranno ad arricchire e a confermare quella celebrazione quotidiana dello “spirito di Assisi”, fatta di incontri, di “dialogo della vita”, (l’altro giorno abbiamo ospitato due Monaci ortodossi del monte Athos), di avvenimenti piccoli e grandi, che accadono e si vivono quasi ogni giorno nella Chiesa di Assisi e in tutti i Santuari e le Comunità francescane assisane.

E’ mia opinione che eventi solenni potranno prevedersi a distanza più prolungata sia per la loro unicità, sia per le risorse umane ed economiche che possono comportare, sia per la complessità della loro organizzazione. Nella ferialità, valorizzando le numerose occasioni che si presentano, va permeato ogni avvenimento o incontro con il genuino “spirito di Assisi”, che è stile di relazione, di incontro, di amicizia, di dialogo della vita, di vera fraternità e di preghiera con uomini e donne di ogni lingua, cultura, religione e popolo che possono giungere in Assisi per trarre ispirazione dalla luce e dallo spirito che emanano dal carisma e dalla testimonianza di San Francesco. Il Signore vi dia la Pace!
Assisi, 29 ottobre 2012                                                                                 

p. Giuseppe Piemontese OFMConv                                                                                 
custode del Sacro Convento

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