Di Ciuenlai - Ormai la politica si basa sullo sulla propaganda.  Si “attacca” il presente dimenticandosi del recente passato, magari gestito da quelli che adesso gridano allo scandalo. La questione della paventata chiusura del reparto di pediatria è un fatto gravissimo, che però non riguarda solo gli ultimi giorni , ma qualche lustro precedente al fatto.

Intanto, secondo  le fonti ufficiali, la chiusura non esisterebbe, il problema,  non meno importante riguarderebbe (Con i leghisti il condizionale è d’obbligo) la riduzione dei servizi per mancanza di personale. Il Commissario del Silvestrini  Marcello Giannico è intervenuto domenica 12 luglio, dicendo” “Le problematiche del reparto di Pediatria di Perugia mi sono state rappresentate dall'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sin dal primo momento della mia nomina, come una priorità da affrontare"  informando che “si sta lavorando per individuare le risorse e definire le procedure per l’affidamento di incarichi professionali aggiuntivi, in modo da risolvere le criticità esistenti scongiurando una riduzione del servizio".

Vedremo, ma i dubbi permangono! Però, per onor di cronaca, la questione della mancanza di personale al Silvestrini è endemica, riguarda tutto il nosocomio e scoppia regolarmente in tempo di ferie. Pensate che gli ecografi funzionano con un solo medico strutturato che deve fare la spola tra una macchina  e l’altra per controllare il lavoro svolto dai tirocinanti. Un medico di un famoso reparto, di una delle eccellenze della sanità dell’Umbria, al telefono con un paziente, alla domanda “quando la posso trovare” ha risposto “sempre “io vivo in ospedale”. Un modo per dire che o si mette la brandina o si chiude il servizio. Tutti gli anni abbiamo assistito a queste polemica in estate e per pediatria anche in inverno. Leggete se non ci credete :

http://www.perugiatoday.it/attualita/ospedale-medici-carenza-radiologia-...

https://corrieredellumbria.corr.it/news/home/1333237/ospedale-perugia-on...

Se non si accompagnano le giuste accuse di lentezza nelle decisioni e di favoreggiamento alla sanità privata con un po' di umile autocritica sui tanti errori compiuti nei decenni passati, si rischia, come succede in Comune da 10 anni,  di abbaiare alla luna e di fare il gioco dei “privatisti”. L’opposizione dovrebbe affidarsi a  gente preparata, consapevole della verità reale e con la dovuta esperienza  e non affidarsi ai saltimbanchi dei social. Evitare di dare credito a chi sta già pensando alla sua rielezione prima che alla riconquista di Palazzo Donini.   

Perché bisognerebbe alzare il livello della politica (cosa pesa e difficilissima) e diminuire quello dell’inutile propaganda (cosa semplice e facilissima). Se no la signora Tesei, nel gradimento, da terza passa a prima e buonanotte al secchio.

 

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