Rifondazione di Terni e il sessismo di alcuni politici
"Voglio mettere la minigonna, i pantaloni attillati, i tacchi 12, avere l'ombelico scoperto, voglio essere quella che sento di essere senza dover subire attacchi di basso profilo sessista e maschilista.
Io sono io e nessuno può giudicarmi per come vesto, come parlo e per come la penso.
Nessuno può permettersi di aggredirmi né fisicamente, né psicologicamente.”
(Anonima)
Il post di Giampiero Lattanzi, esponente del PD e del Centrosinistra ternano, pubblicato sulla sua pagina facebook e cancellato dopo un'ora, forse su consiglio di qualcuno più illuminato, ha messo in evidenza quanto ancora sia presente nella nostra società il sessismo ed il patriarcato. Il corpo delle donne per molti è ancora un involucro da riempiere. La donna continua ad essere considerata come un oggetto atto alla riproduzione e non all'evoluzione sociale che essa esprime o vorrebbe esprimere.
Ciò accade sia a destra che in certe formazioni di pseudo sinistra. Una cultura, trasversale agli schieramenti politici, che è dura a morire. Ma il peggio è che tali formazioni non possono e non debbono essere attaccate, altrimenti "si incrinano i rapporti per le prossime elezioni". E si assiste, così, al desolante balletto in cui ognuno accusa l'altro e copre il proprio.
Bene, noi non ci stiamo! Già è grave che la donna continui ad essere soggetto di umorismo sessista nei bar, figuriamoci quanto sia grave che, tale umorismo, venga espresso da un soggetto che ricopre il ruolo di Presidente della Provincia di Terni, oltre quello di Sindaco del Comune di Guardea. Un uomo delle istituzioni che vuole rifarsi alla sinistra non deve e non può assumere atteggiamenti di questo tipo nei confronti delle donne.
Per questo noi del Partito della Rifondazione Comunista ne chiediamo le immediate dimissioni, così come chiediamo quelle del Sindaco di Terni.
Non basta chiedere scusa, non basta dichiarare che è stata una espressione goliardica, volta a far sorridere o a “cazzeggiare”; anzi, lo diciamo chiaramente, siamo molto distanti dal fatto che, per dover essere goliardici, si debba continuare ad umiliare le donne nella loro complessità.
Abbiamo sottoscritto con convinzione l'appello alla manifestazione del 6 Novembre a Terni contro l'affossamento del DDL ZAN e contro l'Ordinanza sul decoro emessa da Sindaco leghista della nostra città.
Con altrettanta convinzione parteciperemo e lavoreremo per la sua riuscita, consapevoli comunque del fatto che posizioni sessiste e patriarcali non le accettiamo dalla destra e tantomeno da chi si qualifica come esponente del Centrosinistra.
PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Federazione di TERNI
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