In ricordo di Elio Censi di Leonardo Caponi
E' morto Elio Censi. La notizia mi ha sconvolto, anche perchè mi ha trovato del tutto impreparato. L'avevo incontrato, con la Maria, alcuni mesi fa in un ambulatorio ospedaliero e avevo avuto notizie frammentarie su una sua malattia. Ma non mi aspettavo un epilogo così rapido. Elio aveva 71 anni, due meno di me. Censi è stato uno dei giovani funzionari/e della Federazione del Pci di Perugia che, nei primi anni '70, vennero al Partito a integrare prima e a sostituire poi quelli di origine contadina. Una leva, come si diceva allora, di origine operaia, studentesca (come me), intellettuale. Vivemmo una stagione splendida, anche se tribolata. Passione, ideale, successi politici del Pci in campo nazionale e umbro (la nascita della Regione, il più grande balzo economico e sociale che la nostra regione ha mai avuto) e, però, incocciammo con una fase di crisi e lotte interne al partito perugino e regionale. Ne ho parlato diffusamente nel mio libro "Piazza della Repubblica 71". Giovani, inesperti e idealisti, fummo presi in un gioco più grande di noi e alcuni abbandonarono e seguirono un'altra strada. Non Elio che, come il sottoscritto, proseguì, con successo, nell'impegno politico. Al momento dello scioglimento del Pci, prendemmo altre strade, lui col Pds, io con Rifondazione, ma rimanemmo legati al ricordo di quella stagione vissuta insieme e al comune legame, per me un vincolo familiare per lui quasi, con mio padre Alfio. Elio era una persona allegra, gioviale, sempre sorridente, mai incazzato. In Federazione cominciò la sua storia d'amore con la Maria, che veniva dal regno di Brunella, Gualdo Cattaneo e che lavorava nell'Ufficio di segreteria del Partito. E' durata fino adesso. Hanno avuto una prova difficile della vita, col secondo figlio che è legatissimo al padre, ma l'hanno affrontata con forza, serenità e pazienza. Elio è stato un personaggio cittadino e del suo Paese, S. Egidio, al quale era molto legato e del quale fu, come segretario della sezione del Pci prima e Presidente del Consiglio di quartiere successivamente, l'esponente più importante per molti decenni. Censi è stato assessore comunale per due legislature, se non ricordo male, e poi fu nominato da mio padre Direttore della Comunità Montana dei Monti del Trasimeno, dove vissero una straordinaria e ancora ricordata esperienza.
Avrei molte cose ancora di dire di Elio e anche della Maria che è una donna bella, modesta, saggia e di valore e che gli è stata degna amica e compagna. Erano il ritratto della serenità o così io li ho visti. Voglio solo ricordare quell'Elio ancora più sorridente del solito in quella splendida giornata, col sole tiepido, del loro pranzo di matrimonio da Brunella a S. Terenziano. Come era normale, mangiammo divinamente e ne combinammo di tutti i colori a cominciare con lo storico gavettone a Pesaresi, mentre Giovagnoni non fece vincere una sola partita a carte a Corba, delle tante che fecero. Rimase nella storia. Corba non se ne accorse, ma Giovagnoni barava spudoratamente. Ciao Elio, sei stato una bella persona.
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