"Sulla questione del reddito di cittadinanza ci siamo scagliati tante volte perché è stata una misura fallimentare: ci sono state molte persone che hanno preso il reddito senza averne diritto ma il fallimento più grande è stato quello dei navigator, che si sono trasformati in persone che a loro volta avevano necessità di trovare lavoro, più che aiutare le persone che percepivano il reddito a individuare una collocazione". Lo afferma la senatrice di Forza Italia, e membro della commissione giustizia di Palazzo Madama,  Fiammetta MODENA. MODENA ricorda il rifinanzia-mento del reddito (200 milioni per arrivare alla fine dell'anno) e la discussione per l'impiego del tesoretto da 1 miliardo generato dalla revisione del sussidio. 

 

"Si potrebbe vedere la questione in modo semplicistico, con uno scontro tra centrodestra e 5 stelle e in parte il Pd, ma il punto vero di equilibrio l'ha trovato il premier, che non è contrario a individuare strumenti per aiutare le persone in difficoltà economiche, ma non vuole lo sperpero di denaro", sottolinea la senatrice di Forza Italia. 

 

"La discussione ora si è trasferita su come andare a utilizzare i fondi del taglio al reddito: da un lato c'è il centrodestra che preme sul riutilizzo per il taglio del cuneo fiscale o la riduzione dell'Irpef, dall'altro il Pd vorrebbe finanziare degli ammortizzatori sociali", prosegue MODENA spiegando che "sono stati soprattutto i comuni, che aiutano le persone direttamente, a essersi trovati in grande difficoltà perché i fondi destinati al Fondo per la povertà sono stati di fatto dirottati sul reddito".

 

 "La povertà purtroppo non è stata abolita e vanno ridati ai comuni le risorse che consentano loro di intervenire nei casi di grave disagio sociale e utilizzando anche una parte dei soldi risparmiati per il supporto al taglio delle tasse, dell'Irpef o del cuneo fiscale", conclude MODENA.

 

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