Al via la costituente del Pd Umbria. Fare del Pd, a ogni livello, un’alternativa affidabile ai governi delle destre e un partito in grado di conquistare un punto avanzato di elaborazione per cambiare il Paese, un luogo di partecipazione e approfondimento dove l’attenzione ai temi e ai contenuti che condizionano la vita delle persone sia elemento centrale dell’attività sul territorio. E’ questo l’obiettivo verso cui Pd e Art.1 Umbria si sono incamminati mettendo in piedi una fase costituente precongressuale tutta locale, incardinata sulla discussione sui grandi temi per lo sviluppo della Regione e sull’elaborazione di proposte territoriali e regionali che siano l’ossatura di un programma elettorale in vista dei prossimi appuntamenti. La costituente umbra si svilupperà attraverso momenti di partecipazione organizzati in sette macroaree territoriali a partire da domani e fino al 20 gennaio; la discussione muoverà dagli spunti arrivati da Archè, la grande conferenza programmatica di Assisi dell’autunno 2021, e atterrerà sulla elaborazione di cinque idee per il territorio e cinque idee per l’Umbria.

Abbiamo al governo dell’Umbria una destra incapace e al governo del Paese una destra fanatica e reazionaria – ha detto il segretario dem Tommaso Bori questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della costituente – votata da meno cittadini di quanti abbiamo scelto di votare le altre forze in campo o di non votare. Anche nel non voto c’è stata una forte manifestazione di dissenso e oggi noi vogliamo trasformare quel dissenso in un consenso verso un’alternativa valida, spendibile, concreta in grado di misurarsi coi problemi del Paese e dell’Umbria e trovare risposte all’altezza delle aspettative e delle sfide. Per farlo abbiamo bisogno di chiamare a raccolta le migliori energie e di partecipare confronto e scelte ed è proprio quello che stiamo costruendo con la costituente, aperta ai non iscritti, alle associazioni, ai sindacati e voluta in collaborazione con Art.1”. “Abbiamo scelto di partecipare a questa fase a livello nazionale e in Umbria – ha spiegato Piero Mignini, art. 1, alla conferenza con Stefano Moretti, segretario perugino di Art.1 – per costruire una forza politica di sinistra che abbia la capacità di cambiare il Paese, una forza di governo e non di rappresentanza.

In questi anni i partiti di sinistra non sono stati capaci di mantenere saldo il legame con alcuni settori sociali, oggi dobbiamo lavorare sulle premesse per tornare a parlare con le persone, dicendoci chiaramente cosa non funziona e impegnandoci per migliorare”. Per questo “è fondamentale il metodo” come ha ricordato Joseph Flagiello, coordinatore della segreteria del Pd Umbria che al percorso della costituente ha lavorato insieme al responsabile organizzazione Daniele Gallina, a quello della comunicazione Luca Preziosi e a Rita Zampolini e Alessandro Torrini. “Vogliamo mettere in campo un’idea avanzata dei territori e dell’Umbria. Archè ha rappresentato il punto di partenza, un esercizio di confronto che ci ha permesso di strutturare un lavoro di approfondimento. Ora è tempo di dirci e dire come vogliamo praticare le nostre idee, intercettando saperi e intelligenze e allargando il perimetro della nostra discussione”.
 

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