"Umbria, autonomia differenziata: rischio diminuzione servizi pubblici essenziali".
"Il governo centrale vuole differenziare la capacità economica di spesa pubblica tra le varie regioni, per l’Umbria sarà un disastro per i servizi pubblici. Già oggi la sanità non riesce ad erogare i
servizi ai cittadini dell’Umbria, con l’autonomia differenziata cure solo per chi ha capacità economica di rivolgersi al privato". Continua Pavanelli: "Siamo di fronte al governo delle differenze, il patriottismo tanto decantato dalla Meloni dividerà l’Italia, tanti soldi al nord, pochi al centro e niente per il sud. L’Umbria con il suo pil non potrà aspirare a grandi investimenti nel pubblico, così facendo si impoverisce la regione che non sarà capace di attrarre investimenti privati, quindi lavoro e tutelare i giovani che vogliono rimanere sul territorio". Così in una nota l’on. Emma Pavanelli membro della commissione attività produttive della Camera dei Deputati.

Treofan addio chimica-verde, Thomas De Luca (M5S): "La Regione Umbria scarica responsabilità sul governo. Cassa integrazione va rifinanziata nella legge di bilancio"
"E' molto facile fare gli ultra-liberisti con le vite degli altri, caro assessore Fioroni". Queste le parole che ho rivolto all'assessore regionale allo Sviluppo Economico in risposta al question time. Con estrema superficialità l'assessore Fioroni si è smarcato dalla vicenda Treofan, la stessa leggerezza con cui ha espresso compiacimento per il licenziamento dei 22 navigator umbri. L'assessore Fioroni ha in primo luogo risposto che la cassa integrazione in scadenza a febbraio 2023 è questione del governo, dovrà essere rifinanziata nell'attuale legge di bilancio ma non ha contezza che questo sia in programma. Peccato dimentichi che ogni livello istituzionale, oggi, è governato dalla destra. Il "reworking" che avrebbe dovuto mettere in campo la Regione Umbria per l'attività di "up-skilling" è arrivato a secco di risorse economiche. I lavoratori non avranno quindi alcun supporto neanche su questo. E intanto è esplosa la bolla della Sustainable Valley: siamo partiti due anni fa parlando di chimica verde e siamo arrivati oggi al nulla, allo zero assoluto. Un attacco poco velato in riferimento alle proposte sostenute dai sindacati. Assistiamo a una disidratazione progressiva degli impegni della Regione sul progetto di riconversione del polo chimico anche nel DEFR. Se c'è qualcosa di estremamente grave in questa vicenda è vedere una destra che sta trasformando il polo chimico in un deserto e che sta chiudendo i rubinetti di formazione, ricollocamento e cassa integrazione, esultare per l'abolizione del Reddito di Cittadinanza.

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