La Sinistra per Perugia giudica positivamente ogni iniziativa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’incontro che si svolgerà fra pochi giorni, tra sindacati e azienda, sul destino della Perugina.  Bene quindi anche il confronto di due giorbi fa tra le rappresentanze dei lavoratori e i consiglieri comunali di maggioranza del capoluogo regionale.

I sindacalisti hanno ribadito le preoccupazioni per il possibile disimpegno produttivo dell’azienda che causerebbe ripercussioni negative  notevoli sul piano occupazionale.

Tutta Perugia è ormai a conoscenza della realtà produttiva di questa fabbrica e l’importanza che riveste nello sviluppo della città e del territorio. Tutti inoltre sappiamo che questo prossimo incontro rivestirà un’importanza particolare: dal suo esito verrà delineata l’azienda dei prossimi anni.

Pertanto bisogna passare ad una fase successiva: dalla denuncia a quella dell’azione. E' necessaria una forte mobilitazione dentro e fuori la fabbrica con l’obiettivo  di sostenere  con forza la necessità che l’azienda presenti un piano industriale di rilancio serio, fattibile, con investimenti precisi e tempi di attuazione certi.

Solo dopo aver concordato questo piano di rilancio della Perugina si potrà di nuovo parlare di ammortizzatori sociali.

Se l’esito della trattativa non sarà positivo i sindacati dovranno insieme alle Istituzioni, alle forze  politiche, alle associazioni, convocare una assemblea aperta alla cittadinanza alla dei Notari, non solo per dare informazioni precise sui termini dell’incontro,  ma anche per concordare iniziative comuni di lotta e di proposte mirate a costruire uno schieramento unitario di pressione nei confronti della Nestlè.

Un futuro positivo e diverso dal passato per la Perugina è un obiettivo possibile ma non facile. Per questo è necessaria una attenzione e una mobilitazione costante.

Respingiamo infine alcuni recenti attacchi ingiustificati alle rappresentanze dei lavoratori indicati come causa della crisi alla Perugina, ricordando a tutti che la responsabilità maggiore e determinante è sempre di chi prende le decisioni: cioè della proprietà dell’azienda.

 

Giuseppe Mattioli,
La Sinistra per Perugia

 

 

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