I consiglieri del gruppo ‘Noi per Norcia’ – Giampietro Angelini, Cristian Coccia e Antonio  Duca – visto che da qualche tempo sono stati sospesi i lavori di ristrutturazione del Palazzo Comunale, si chiedono se sarà vero che tale sospensione sia motivata dal fatto che nel sottosuolo sono stati rinvenuti imprecisati reperti archeologici (tombe? mosaici?, resti di antiche costruzioni?, cunicoli?, ognuno in questi giorni sta dando una versione diversa…) e, dunque, se  salterà l’ipotizzata e tanto sbandierata inaugurazione del Palazzo in occasione della prossima Festa di San Benedetto dell’11 luglio. 

Come si ricorderà, secondo i tanti proclami di questi anni, sarebbe stato il primo palazzo del 1300 al mondo sotto il quale si sarebbero dovuti infilare dei modernissimi isolatori sismici per proteggerlo dai terremoti. Preoccupati del diffondersi di tali notizie hanno presentato un’interrogazione per conoscere la verità. Ma anche per sapere, qualora fosse confermata la sospensione, come si intende andare avanti con i lavori. Bisognerà fare una variante, quanto costeranno i nuovi lavori, chi li pagherà e quali saranno i tempi? “Vorremmo saperlo con esattezza - dicono -  perché abbiamo idea (sicuramente sbagliata….) che questi “miracolosi” ritrovamenti sono gli stessi che furono già “ritrovati” trent’anni fa quando si fecero i lavori di ristrutturazione del Palazzo e quando si rifecero tutti i sottoservizi di Piazza San Benedetto con relativa nuova pavimentazione. 

Anche allora (PRIMA di iniziare i lavori) ci si accorse che sotto una certa quota il Palazzo non aveva sufficienti fondazioni ma era stato nei secoli ricostruito sui resti dei terremoti precedenti e sotto la piazza invece esisteva una rete di cunicoli che probabilmente erano vie di fuga dal Palazzo del popolo (comunale) al Palazzo del Governatore (Castellina) fino a fuori le mura. A causa di questa situazione si scelse la soluzione di ricostruire tutti i servizi al di sopra di questi cunicoli ecc. e di consolidare il Palazzo senza scendere troppo rispetto al livello attuale proprio per non compromettere quella situazione (e i lavori). 

Ma non possiamo credere che, prima di annunciare al mondo che avrebbero infilato gli isolatori sotto il Palazzo Comunale, nessuno abbia pensato a verificare i progetti ed i rilievi precedenti. Se l’avessero fatto (o semplicemente chiesto) forse i lavori sarebbero stati progettati in maniera diversa. Perché (sempre se è vero…) adesso si tratta di scavare alcuni metri sotto il palazzo, distruggendo i resti archeologici, per costruire una bella sottofondazione in cemento armato per poter infilare gli isolatori sismici e terminare i lavori.  

Non possiamo crederci! Perché, anche se non avessero cercato e verificato i rilievi ed i progetti precedenti, comunque per legge andavano fatti sondaggi archeologici, strutturali ecc, prima di definire il progetto. E sicuramente saranno stati fatti.  Ma allora di che si tratta? Ce lo diranno. Così come ci diranno come proseguiranno i lavori, ammesso che sia possibile continuare i lavori per infilare gli isolatori. Un lavoro come quello ipotizzato costerebbe qualche milione di euro che andranno trovati, forse bisognerà rifare una gara per affidare questo nuovo lavoro, e realizzata questa variante, i lavori potranno riprendere da dove sono stati sospesi in queste settimane. 

Il tutto ovviamente con l’autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali relativamente al “trattamento” dei resti e dei ritrovamenti archeologici. Insomma, sempre se è vero, un danno molto rilevante. E se il tutto fosse stato progettato senza tener conto di quello che era noto o addirittura senza i necessari sondaggi, beh allora non sappiamo quali saranno e come saranno fatti i lavori necessari ma sappiamo chi li dovrà pagare. 

E’ evidente che una questione del genere è troppo grossa per non essere chiarita fino in fondo. Ed è per questo che chiederemo aiuto alla Corte dei Conti per una necessaria verifica. Ammesso ovviamente che il tutto sia vero.”

 

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