Arriva il grande giorno atteso dalle comunità. Martedì 13 marzo 2012 sarà firmato l’Accordo di Programma tra la Regione Umbria, l’A.S.L. n. 4 di Terni, la Provincia di Terni, il Comune di Narni e il Comune di Amelia per la definizione e la realizzazione del Nuovo Ospedale Territoriale del comprensorio Narni-Amelia.

Dopo l’approvazione della delibera del 23 Gennaio scorso, che i sindaci di Narni e Amelia, Bigaroni e Maraga, definirono “un passo storico” che dava la certezza definitiva della realizzazione dell’opera, ora ecco l’atteso atto conseguente e conclusivo che di fatto avvia la realizzazione dell’ospedale.

“Alla fine – scrivono in un nota congiunta i sindaci Stefano Bigaroni e Riccardo Maraga -, come sempre, alle tante chiacchiere e alle rumorose polemiche politiche da campagna elettorale permanente, sono i fatti che contano, ed è con i fatti che si governa, è con il lavoro e la tenacia che si ottengono risultati fondamentali e storici come la costruzione di un nuovo ospedale: per questo noi amiamo misurarci ed essere giudicati sui fatti. Avremo il nuovo ospedale di territorio, che migliorerà la qualità dei servizi sanitari del territorio. Un ospedale moderno, accogliente, tecnologicamente avanzato con un totale di 140 posti letto, di cui 74 per la riabilitazione (56 Acuti ordinari più 10 DH oncologico e DS), a cui vanno aggiunti i 4 di Breve Osservanza Intensiva di Pronto Soccorso e i 14 di Dialisi ambulatoriale”.

Con la firma dell’Accordo, che contiene il progetto definitivo, la dichiarazione di pubblica utilità che dà il via libera alla variante al PRG di Narni, il piano finanziario per un importo totale di 54.980.340, 77 euro (11.950.000 euro mutuo A.S.L., 2.700.000 euro alienazioni beni A.S.L., 18.000.000 finanziamento statale art. 20 l. 67/88 comprensiva di quota regionale, 6.800.000 euro soggetti privati/ mezzi propri, 15.490.000 euro soggetti privati/ banche), si chiude la fase preparatoria.

Prossimo passo la ratifica dell'accordo di programma in consiglio Comunale di Narni poi la gara per l’affidamento e poi ancora l’avvio dei lavori.
 

Condividi