Mario Capanna e l'elezione del Presidente
QUIRINALE, L’OPPORTUNISMO GENERALE
Oh!, che bell’esempio di coerenza sarebbe stato se Mattarella, ai capigruppo prostrati ai suoi piedi, avesse detto: “Signori, se, dopo Napolitano, c’è una seconda rielezione consecutiva del Presidente, si tratterebbe di una specie di monarchia… contraria alla Costituzione. Sicché non chiedete a me di togliere le castagne dal fuoco della vostra inconcludenza. Eleggete un nuovo Presidente, possibilmente donna, e fatela finita con le manfrine”…
Ma la coerenza, da noi, è merce pressoché introvabile.
Dunque tutti contenti, ora: il centro destra spappolato (ma che farà di tutto per ricompattarsi alle elezioni politiche), il duo Pd-5Stelle spappolato a sua volta (che difficilmente si ricompatterà).
E lo spettacolo penoso dei “leaders”: il tarantolato Salvini, l’afasico Letta, gli ineffabili Conte e Di Maio elidentisi, il rieccolo Berlusconi impantanato, Draghi velleitario e indebolito.
Il governo, d’ora in poi, sarà come nel letto di Procuste, stiracchiato in ogni modo dai partiti che lo “sostengono”.
Il tutto nella crisi della politica che non c’è più, sostituita dalla propaganda, dunque dalla finzione e dalla simulazione.
Bisogna tornare alla Politica. Sarà possibile solo se, nella società, rinasceranno movimenti durevoli e trasformatori, che prosciughino la palude.
Si obietterà: ma non c’è avvisaglia all’orizzonte. Vero. Ma è anche vero che la storia, ogni tanto, determina svolte improvvise. Per esempio: nessuno aveva previsto la Rivoluzione francese o il Sessantotto.
Dunque, c’è solo da lavorare.
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