Ma candidare un personaggio della nomenlatura democratica  rappresenta una risorsa o un problema?

 Per me la seconda di quelle che ho detto. L’ex Ministro Orlando fa parte integrante e di rilievo, non solo del cosidetto gruppo dirigente che ha determinato l’attuale crisi del PD, ma anche di quello ligure che ha distrutto il centro sinistra nella regione. Insieme alla Pinotti, alla Paita e soprattuto a Burlando, ha fatto parte di una “disgrazia politica” che ha determinato il passaggio in blocco alla destra di tutte le istituzioni liguri, in una regione nell quale, nella prima repubblica,  la sinistra superava ampiamente il 50% e, successivamente, il centrosinistra aveva la maggioranza assoluta. Passare dal 52% di Burlando al 27% della Paita è stato un attimo.

Ma c’è di più,  la sconfitta più cocente l’ha subita proprio nella sua terra. La Spezia , se si esclude l’Emilia e Romagna, era la provincia più “Rossa” del norditalia. Il Pci predeva il 42,5% e Il PD era al 41%; ora è al 22%. E lui, il massimo esponente di quei luoghi, per punizione, è stato trasferito a Roma..... alla guida di un Ministero. Può anche vincere perchè le dinamiche di quei pochi che vanno a votare ormai sono diverse e lontane dalle convizioni ideali e valoriali, ma resta comunque un bruttissimo esempio di quali siano oggi le “dinamiche”, le “regole” e i “criteri” (si fa per dire) con i quall si sceglie la cosiddetta classe dirigente. Una volta con questo curriculum una cosa chiamata PCI ti mandava a casa, rispendendoti , come si diceva allora, “alla produzione” . Senza, naturalmente, ripassare per il via

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