La guerra ha dato scacco matto alla politica
La guerra ha dato scacco matto alla politica.
La guerra ha dato scacco matto alla politica. La sua sconfitta non poteva essere più drammatica e gravida di condeguenze persino inimmaginabili. La devastazione di umanità è all'opera drammaticamente. Gioco resta della politica, che è proprio poco, si interroga sulla colpa di Putin, sulle responsabilità dell'occidente, su come trovare uno sbocco alla guerra che devasta il popolo ucraino. Credo sarebbe bene per l'oggi è ancora più per l'indomani, far crescere una ricerca parallela sulle cause per le quali siamo giunti a questa catastrofe, incominciando dal vuoto della politica. La ricerca della potenza perduta ha messo gli stati sulla cattiva strada. Ciò che manca non è certo la potenza economica né quella militare ciò che è andata perduta e la potenza del pensiero politico. Nè ci si può fermare ai primi stadi del fenomeno. Nel mondo, il secondo dopoguerra, la logica di potenza si impadronisce degli Stati quando viene meno la grande politica quella che un tempo si chiamava di coesistenza pacifica e che poi la politica della Pace o, almeno, una sua ricerca Per l'Europa sarebbe costituirsi politicamente secondo la sua vocazione di ponte tra nord e sud, tra est e ovest. L'Europa della traduzione, ha detto che Etienne Badibar, l'Europa della neutralità come forza di pace nel mondo intero, si potrebbe aggiungere. Il suo contrario è quello che sta accadendo, con il trovarsi dell'Unione Europea e dei suoi governi in un teatrino fuori misura fuori tempo, sotto una guida nordamericana concentrata nel suo interesse di corto respiro. Un vero e proprio disastro per l'Europa politica. Al suo interno, anche solo per potersi costituire come tale essa dovrebbe pur riscoprire la grande politica. Ricordate Ventotene? Quello che fu in primo luogo la capacità di pensare di perseguire un'alternativa alternativa al modello economico, sociale, democraticoattraverso la rinascita della politica e della messa a valore del conflitto, a partire da quello delle idee. Ora siamo di fronte a una crisi non sono dei soggetti politici, ma proprio della politica. Per come l'abbiamo conosciuta e vissuta nella seconda metà del Novecento, dopo la vittoria sui nazifascisti che, anche con le costituzioni democratiche, sembrava poter avviare un nuovo ciclo nel mondo intero.
Fausto Bertinotti
Recent comments
11 years 40 weeks ago
11 years 40 weeks ago
11 years 42 weeks ago
11 years 42 weeks ago