TUTTI I GOVERNI MENTONO SULLA GUERRA
La frase più ripetuta in tutte le tv che seguono constantemente la guerra in Ucraina è: la prima vittima della guerra è la verità. La ripetono politici, giornalisti, esperti vari, quasi per scusarsi in anticipo delle bugie o delle parziali e distorte verità che si preparano a comunicarci.
Le censure e le menzogne dilagano, ma soprattutto sono sulla bocca di tutti i governi coinvolti direttamente nella guerra.
Mente Putin quando dice che la sua non è una guerra, non è un’invasione. È la stessa menzogna dei governi NATO nel 1999, quando negarono che ottanta giorni di loro bombardamenti sulla Serbia, con migliaia di vittime civili, fossero una guerra. Intervento umanitario lo chiamarono nel nostro Parlamento. Oggi il governo russo definisce la propria guerra: azione militare speciale per denazificare l’Ucraina. Una menzogna non giustifica l’altra, anzi entrambe dimostrano che la prima bugia della guerra è negare che la guerra esista.
La seconda menzogna è negare di essere in guerra quando si è in guerra.
È la menzogna di Biden, dei governi UE e NATO, di Draghi nel pur piccolo e insignificante ruolo del nostro governo.
Tutti i governi occidentali mentono quando esaltano la resistenza ucraina, poi però, per tranquillizzare le proprie popolazioni in gran parte contrarie alla guerra, affermano che inviano armi, ma non partecipano al conflitto.
Inviare armi, anzi spendere miliardi per inviare armi sempre più potenti, è fare la guerra, solo con i corpi degli ucraini, per ora.
I governi dei paesi occidentali stanno facendo la guerra alla Russia e la demonizzazione del governo avversario, alimentata da una propaganda di guerra a reti unificate lo dimostra. D’altra parte Biden ha appena affermato che gli USA addestravano gli ucraini e li rifornivano di armi da più di un anno. Se è vero che l’invasione russa non può essere stata organizzata in pochi giorni, è altrettanto vero che gli USA si preparavano da tempo ad essa.
Ma che i governi UE e NATO vogliano fare questa guerra, lo dimostra soprattutto il fatto che essi non mettano in campo alcuna loro proposta per favorire un negoziato, che so la disponibilità ad un arretramento della NATO in cambio del ritiro delle truppe russe. Fu così che si risolse la crisi dei missili a Cuba nel 1962, che aveva portato il mondo sull’orlo della guerra mondiale. Kruscev ritirò i missili nucleari sovietici da Cuba, Kennedy quelli NATO dalla Turchia. In più il presidente americano si impegnò a rinunciare all’ invasione militare di Cuba.
Oggi la sola proposta dei governi NATO è vincere la guerra contro la Russia. E qui c’è la terza menzogna, quella che la guerra possa restare così per anni, una sorta di Afghanistan europeo dove muoiono solo ucraini e russi. È quello che hanno annunciato diversi politici degli Stati Uniti.
Non è vero che la guerra possa rimanere un massacro confinato ad est. Su questa menzogna agiscono Zelensky ed il governo ucraino. Essi continuano a chiedere la No Fly Zone perché sono convinti che prima o poi essa arriverà, perché se si vuole sconfiggere militarmente la Russia l’invio di armi non basta, ci vuole la guerra aerea. Con la promessa della No Fly Zone i governanti ucraini reggono ed alimentano il fronte interno: resistete perché arriverà il settimo cavalleria. Solo che arriverà con le bombe atomiche.
In questo mare di menzogne i negoziati in corso tra Russia ed Ucraina sono una finzione. Non esiste possibilità di accordo quando una delle due, o entrambe le parti pensano di poter vincere la guerra.
Bisognerebbe che emergesse la verità: che questa è una guerra mostruosa che fa stage di civili e che nessuno può vincere. E che il solo modo di fermarla è un compromesso di pace doloroso per tutte le parti, Russia,Ucraina, Nato. Questa è la lotta di verità che dobbiamo fare ovunque, anche se gli interventisti bugiardi ci danno dei codardi o dei complici del nemico.
Altrimenti di bugia in bugia arriveremo alla terza guerra mondiale. E francamente non è di alcun interesse sapere quali menzogne inventeranno a quel punto i governi, chiusi nei bunker, mentre su tutti noi pioveranno le bombe.
 

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