di Giocondo Talamonti

Le fake news e i gruppi social organizzati nel sistema informativo riescono ad inquinare, con grave pericolo per la democrazia, il dibattito pubblico in maniera determinante su quei confronti in cui ci si misura per trovare soluzioni.

La tutela dalle fake news comporta, in un certo qual modo, una riserva verso quelle risorse tecnologiche che, pur avendo cambiato il mondo, se non ben utilizzate, rischiano di mettere in cattiva luce gli attori del mondo politico o sindacale, facendo passare per vere, cose inesistenti.

Oramai le “bufale” fanno parte della nostra vita anche se riconoscerle non è mai semplice.

Le Fake News sono entrate prepotentemente nella polemica politica.

C'è un modo per difendersi?

Si, dando credito all’informazione di qualità dove la verifica è la prassi e la serietà dei media è una garanzia.

I nomi che indicano notizie false hanno tutti un’origine anglosassone fake news, alternative facts o post-truth (post-verità).

 Quest’ultima indica quella condizione secondo cui la verità viene considerata una questione di secondaria importanza.

Nella post-verità la notizia viene percepita e accettata come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi concreta della effettiva veridicità dei fatti raccontati.

L’obiettivo è capire come utilizzare i social network eliminando l’overdose di notizie e storie false, create consapevolmente, per fare soldi (fake news) e/o per motivi ideologici o politici (propaganda). Il problema sta peggiorando con la nascita di sempre più siti internet.

Tali fenomeni per essere contrastati e sradicati richiedono, oltreché misure repressive, un’azione culturale, un’educazione civica che affermi un principio fondamentale per la convivenza “riconoscere agli altri lo stesso rispetto che si chiede per sé “.

E’ un’azione che richiama la responsabilità della scuola e delle politiche educative, così come del sistema comunicativo, a partire dai social media, che deve essere consapevole degli effetti prodotti dalla potenza amplificante e imitativa dei mezzi digitali. Le scuse postume non servono, l’educazione, il rispetto per gli altri, il bon ton etc. vanno sempre messi in atto.

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