IN EUROPA I SOLI SALARI ITALIANI SONO DIMINUITI
Dal 1990 al 2020 le retribuzioni medie annuali sono scese del 2,9%. Secondo i dati forniti dalla OSCE durante la pandemia I salari italiani sono diminuiti del 5,9%. I salari italiani sono aumentati solo nel periodo tra il 1995 e il 2010 per poi diminuire nuovamente. Nel 2019 il salario medio italiano era inferiore di 9 mila euro a quello francese e 12 mila euro a quello tedesco. 
In Italia si contano 3 milioni di precari, 2,7 milioni di lavoratori part-time non per scelta, 2,3 milioni di disoccupati, ecc. che ci dicono quanto sia grave la crisi sociale prodotta dal neoliberismo e dalle politiche di austerità. In Umbria la crisi sociale assume una condizione molto grave, ad esempio, infatti, i salari regionali sono inferiori del 7% rispetto a quelli nazionali, le pensioni sono inferiori dell'11% rispetto alla media italiana, il 4% degli umbri vive con il Reddito di Cittadinanza e con il 16% della popolazione sotto la soglia della povertà assoluta, come ci informa l'analisi della Caritas umbra.
Una situazione grave, ma che non interessa la grande maggioranza della politica e delle istituzioni regionali.
Occorre cambiare strada, invece, radicalmente e velocemente.
 

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