Le elezioni in Francia
PARIGI - Il Rassemblement National arriva in testa al primo turno delle legislative anticipate con il 29,2%, secondo lo spoglio definitivo delle schede. Con l'aggiunta della lista Républicains di Eric Ciotti il blocco dell'estrema destra arriva al 33,1%. L'alleanza del Nouveau Front Populaire ha ottenuto il 27,9%, la lista Ensemble della maggioranza presidenziale uscente 20%, i Républicains anti Ciotti il 6,5% a cui si possono aggiungere i Divers Droite al 3,6%.
Adesso, in vista del secondo turno di domenica prossima, il blocco dell'estrema destra parte in testa nella maggior parte delle circoscrizioni. I candidati del Rassemblement National e di Ciotti sono al primo posto in 297 circoscrizioni. A seguire i candidati del Nouveau Front populaire (155 circoscrizioni), la lista dei macronisti (62), e i Républicains (34).
L'estrema destra avanza anche al di fuori dei suoi feudi storici, in nuove regioni. Per la prima volta nella sua storia, la Bretagna ha visto candidati del Rn qualificarsi per il secondo turno in 26 circoscrizioni, risultando addirittura in testa in 5. Solo l'Ovest della Francia ha resistito, a vantaggio della maggioranza presidenziale e dei suoi alleati. Il Nuovo Fronte Popolare è invece più alto nell'Île-de-France, in particolare le periferie e nella capitale.
Già ieri sera, superando il 50% dei voti, alcuni candidati sono stati eletti al primo turno. In particolare Marine Le Pen e altri 39 candidati del Rassemblement National, 32 del Nouveau Front Populaire e solo due nella lista Ensemble. Secondo l'ultima proiezione in seggi dell'Ifop, aggiornate con i primi accordi di desistenza annunciati a sinistra e dai macronisti, il Rassemblement National e Ciotti potrebbero conquistare un massimo di 270 seggi, mentre Ipsos prevede 10 seggi in più, ovvero 280. La maggioranza assoluta all'Assemblée Nationale è di 289 deputati. Harris ed Elabe, invece, collocano il blocco di estrema destra nella fascia più alta, stimando che potrebbe conquistare tra i 295 e i 310 seggi.
Secondo i calcoli della rivista Le Grand Continent, ieri sera c'erano triangolari (tre candidati qualificati per il secondo turno) in 319 circoscrizioni. Con il ritiro dei candidati di sinistra - come annunciato dai vari leader del Nfp - le sfide a tre si ridurrebbero a 159. In questo scenario, il blocco dell'estrema destra potrebbe non ottenere la maggioranza assoluta, con uno scarto di circa 15 seggi.
L'affluenza per votare ieri è stata storica: 66,7% pari a 32.911.132 elettori, ben al di sopra del 47,51% registrato nel 2022. Forte anche la partecipazione dei giovani: secondo un sondaggio Toluna Harris Interactive, il 41 per cento degli elettori francesi di età compresa tra 18 e 24 anni hanno votato a sinistra, per le Nouveau Front Populaire, il 23% ha invece il Rn e i suoi alleati. Fedeli a Emmanuel Macron sono rimasti il 13% dei giovani elettori, che hanno votato per Ensemble pour la République, mentre l'8% ha optato per i repubblicani. Dati sostanzialmente identici per la fascia di età appena più alta, dai 25 ai 34 anni, come spiega il sondaggio. Nel 2017 i risultati furono molto diversi. Secondo Ipsos e Sopra Steria, il neoeletto presidente della Repubblica Macron e il suo partito La République En Marche avevano attirato il 32% dei giovani tra i 18 ei 24 anni.
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