E' stata una giornata indimenticabile per il ciclismo dell'Umbria
Il primo a telefonarmi per dirmi: hai sentito che notizia? Il Team Fortebraccio ha vinto con Alunni la Coppa D'Oro in terra Valsugana, non solo ma ha fatto anche terzo con Brunori... è stato Patrizio Braganti, presidente dell'Unione Ciclistica Città di Castello, consorella della squadra che vede Giancarlo Montedori come direttore sportivo.
tra le due società c'è collaborazione attiva, straordinaria, fatta di scambi continui, di uomini che si spedono per le manifestazioni, per la squadra, per le trasferte.
Era emozionato il presidente Braganti, emozionato come raramente lo vediamo, ma con il suo sorriso che ci immaginavamo al di là del telefono. L'orgoglio tifernate e dell'Alta Valle del Tevere, una fetta di territorio che raccoglie ancora tante società ciclistiche, più o meno piccole, raccolte nell'Unione Ciclistica Città di Castello e dall'altra il Team Fortebraccio, costola, ossatura, concretezza di questa avventura che viene portata avanti dal 2019. La soddisfazione per i ragazzi che sono passati tra Allievi e Juniores proprio attraverso il vivaio dell'UC Città di Castello. Ragazzi a cui i tecnici hanno insegnato ad andare in bicicletta, li hanno formati per poi lasciare che il team Fortebraccio e Giancarlo Montedori ne costruissero campioni. Già campioni, perchè quest'anno Allievi e Juniores hanno vinto di tutto e tanto, a cominciare da questa straordinaria Coppa d'Oro che resta per molto una sorta di campionato del mondo della categoria. ragazzi meravigliosi che si impegnano, lavorano, corrono sotto lo sguardo attendo di un tecnico preparato e professionale come Giancarlo Montedori, con Fabio Rossi che ci mette l'anima per vederli correre e aspettare in silenzio il risultato. Una stagione straordinaria, fata da uomini straordinari che il Presidente Braganti vuole ringraziare uno ad uno, elogiare e ricordare per questo 2021 che ancora non è finito.
Già perchè non è finito, mentre scriviamo arriva il risultato del Trofeo Buffoni a Montignoso di Massa Carrara, una delle gare più titolate e attese per la categoria Juniores. C'era il nostro Riccardo Ricci che vestiva la maglia azzurra e che ha onorato nel migliore dei modi chiudendo al nono posto, in una corsa da gregario agli ordini del CT della nazionale. Nono e primo della pattuglia azzurra. Era un traguardo impensabile, vederlo vestire la maglia azzura e ancor più era impensabile poterlo vedere tra i primi dieci in classifica. Sono storie di ciclismo che quel vecchio tifernate di Città di Castello, Renato Amantini, avrebbe commentato a modo suo, senza entusiasmi palesi, ma con il suo severo cipiglio: caro Giampiero quando si vince a pane e acqua la vittoria vale cinque volte, per tutti.
Secondo me, da lassù, Renato oggi però, saltellava dalla felicità, troppo e tutto insieme anche per una persona silenziosa come lui.
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