E sono quattro, due uomini e due donne.
La campagna elettorale di dicembre per la Regione Umbria inizia con largo anticipo, cinque mesi di anticipo, in una campagna elettorale lunghissima, dall'estate fino alle porte dell'inverno.
 Marco Rizzo, il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della regione dell’Umbria. L’annuncio è stato fatto a Villa Tatichhi, alle porte di Peugia, durante l’Assemblea umbra del movimento sovranista. Questo evento segna l’inizio di un’ampia alleanza sociale sotto l’egida di “Umbria Sovrana nel cuore”. 

Rizzo ha sottolineato l’importanza delle prossime elezioni regionali come un momento cruciale per contrastare la tendenza attuale della politica, che sembra allontanarsi dalle esigenze reali della popolazione. Ha parlato di un “doppio furto di sovranità” in corso: la vendita dello Stato e dei territori. Ha citato l’esempio di Tim, l’azienda di telecomunicazioni ora controllata dal fondo americano Kkr, come un esempio di come le risorse nazionali vengano cedute alla grande finanza privata.

Ha inoltre criticato l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea per aver imposto le volontà dei grandi monopolisti attraverso tutti i partiti di governo, anche a livello locale. Secondo Rizzo, le regioni e i comuni hanno subito un “saccheggio”, con la privatizzazione dei settori economici pubblici e dei servizi essenziali, come la sanità. Questo ha reso il diritto alla salute, alla cura e all’assistenza un privilegio per pochi.

Nei prossimi giorni, verranno presentati vari esponenti del mondo del lavoro, dell’associazionismo e della cultura che hanno deciso di unirsi a questo progetto. La prima conferenza programmatica per la costruzione dal basso del programma di governo della Regione si svolgerà il 26 luglio, sempre a Perugia. 
Chi siano le forze politiche che si schiereranno  con Rizzo  è difficile dirlo, pezzi di quella sinistra che non vede la "felicità" nel legarsi al PD o a quel Patto vanti che raccoglie e ha rccolto le forze emergenti di una sinistra che con i civici, Demos e il Movimento 5 Stelle, ha riscattato Perugia ed altri comuni come Marsciano e Bastia, fallendo di un pugno di voti il successo a Foligno e Orvieto.

Lettera42 per UmbriaLeft

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