Ora la storia del gas, dell'energia elettrica e degli aumenti inverecondi causati dalla Russia non regge nemmeno se ci mettiamo un puntello o una bella zeppa. Perchè i giornali e le televisioni (vi ricordo che sono otto i grandi editori alla faccia del conflitto di interessi) che gestiscono l'informazione. Quella di stato è gestita da sempre dalla politica che è al Governo, anche quando è in scadenza, mandato a casa e relegato agli affari correnti.
Perchè ci dimentichiamo che il prezzo del gas metano è schizzato alle stelle tra marzo ed aprile quando la Russia non aveva fatto nessun aumento e non se ne parlava di aumentare, nonostante le sanzioni. Ora a fine agosto il prezzo fissato è salito con un aumento alla distribuzione del 40 percento, se costava 100, per capire, oggi costa 140. Basta questo a portare il gas a costare sei, dieci volte di più? Basta questo a spiegare come ENI in pochi mesi abbia fatto affari miliardari alla faccia degli italiani, utenti, industria e distributori? Ma se per il gas il discorso non regge per l'energia elettrica è anche peggio. La compriamo allo stesso prezzo dalla Francia e centrali nucleari europee collegate, allo stesso prezzo. Ed allora le compagnie di fornitura perchè arrivano a fartela pagare un occhio della testa? E perchè nessuno nel governo dei Migliori ha capito quello che stava accadendo e ci ha messo una pezza? Resta emblematico il discorso del capo dei Migliori: volete la pace o volete i condizionatori accesi? Il Migliore dei Migliori l'ha detto in Parlamento davanti ai deputati e senatori, senza pudore, senza vergogna, senza ammettere che ENI e tutti gli altri fornitori stavano guadagnando miliardi di euro, e i miliardi, come dice Frassica, non son mica bruscolini. In un paese normale il migliore lo avrebbero messo sotto processo e spedito in esilio, noi lo continuiamo a tenere sul palmo della mano, in attesa che altri miliardi siano dirottati in armi da spedire, invece di comperarci i dissalatori che ci risolverebbero un mucchio di problemi di siccità. Ma vale sempre il detto: Pecunia non olet, semmai, purtroppo puzza il pesce e sempre dalla testa.
 

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