Alla luce delle nuove modalità di lavoro e dell’etica del lavoro la sicurezza è un attributo imprescindibile per la qualità del lavoro stesso. Per un’azienda, i costi conseguenti relativi alla sicurezza sono valutabili in misura di gran lunga inferiori a quelli della “non sicurezza”.

La sfida da affrontare non può fare a meno del coinvolgimento dei lavoratori, come frutto condiviso delle scelte fra datore di lavoro e propri dipendenti. La collaborazione offre un vantaggio nell’organizzazione della sicurezza muovendo dalle seguenti considerazioni:

• Nessuno può illudersi di essere ovunque; chi vive un reparto può e deve essere gli occhi del datore di lavoro;

• lavorare in sicurezza è un diritto che non può cadere dal cielo ma va costruito giorno per giorno; nel tempo i frutti arriveranno.

L’importante è creare in ogni individuo la Cultura della prevenzione. Per prevenire infortuni occorre una opportuna promozione fin dai tempi dell’età scolastica.

 Come fare:

–-inserimento della sicurezza nei curricula scolastici;

- ruolo della sicurezza nei percorsi di alternanza scuola-lavoro: consapevolezza dei rischi lavorativi e competenze per prevenirli;

-aggiornamento attraverso incontri e dibattiti con esperti del mondo del lavoro e delle istituzioni deputate al ruolo.

-valutazione dei rischi alla luce dei cambiamenti profondi nel mondo del lavoro (invecchiamento della popolazione al lavoro, aumento della popolazione straniera, diversa flessibilità del lavoro).

-predisposizione di schede “prevenzione rischi” e modalità di intervento, sia in aula, sia in laboratorio o officina.

Abituarsi a valutare i rischi che ogni attività comporta, equivale  a prevenire gli infortuni e a formare i  comportamenti lavorativi futuri.

Nel mondo del lavoro la prevenzione è arricchita dall’esperienza quotidiana, dall’informazione, dalle buone prassi, dalla formazione continua, dalla redazione e realizzazione dei Piani di Prevenzione e dal monitoraggio dei risultati ottenuti.

Tre sono i concetti da assimilare: miglioramento continuo, promozione della salute, coinvolgimento inteso come consapevolezza che, anche lavorando in proprietà comune, sappia, al tempo stesso, di lavorare “in proprio”.

Giocondo Talamonti

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