Lei si chiama Isabella Marchino,
ci scrive insieme ad un gruppo di cittadini di Montegabbione per la chiusura dello sportello bancario della vecchia Cassa di Risparmio di Orvieto. Non succede solo a Montegabbione, succede in altri piccoli centri: la banca guarda il rpofitto alla faccia della facciata di essere vicina al cittadino e al territorio. C'è l'on line, la banca che non è banca, lo schermo che non è più l'impiegato o il direttore che conoscevi di persona. E' la banca, quella che ti fornisce il conto corrente, la carta di credito. i consigli. Ci eravamo abituati a filiali e sedi con decine di impiegati... e oggi chiudono nelle grandi città, figuriamoci nei piccoli borghi. Non è stato così a Perugia per due o tre istituti bancari che hanno chiuso le filiali di zona, accorpate, azzerate, dimenticate? Lo stesso accade a Montegabbione e noi possiamo solo pubblicare la preoccupazione della chiusura di uno sportello.

 

La Cassa di Risparmio è ancora una banca di territorio? Siamo un gruppo di cittadini che non ci sta. Non ci sta alla chiusura di sei filiali di una banca che come fondamento ha proprio la capillarità sul  territorio. Nata e sviluppata per offrire servizi nei piccoli comuni, adesso decide di tagliare le filiali perché, si  apprende, in perdita.  

Ieri si è tenuto un incontro fra noi cittadini di Montegabbione e il direttore generale per capire le  motivazioni di questa decisione. 

Abbiamo avanzato la proposta di riattivare il servizio a giorni alterni e chiediamo l'appoggio di chi ancora  crede che i piccoli paesi siano una ricchezza e siano posti in cui si può vivere! Chiediamo quindi di osservare  da vicino la situazione di Montegabbione, così come degli altri piccoli paesi, di considerare attentamente  l'impatto che ha e avrà il non intervenire oggi su questa decisione di chiusura, per la vita quotidiana dei suoi  cittadini, per le sue attività, per le sue associazioni e per tutti coloro che semplicemente hanno bisogno di  un servizio come questo. Ci appelliamo alle forze politiche, agli amministratori locali e regionali, ai  parlamentari a chi sostiene e crede nella politica di mantenimento dei servizi sul territorio.  

Gruppo spontaneo di cittadini e utenti

 

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