Per venerdi 29 ottobre alle 11,30 l'AssoProvider ha organizzato una conferenza stampa presso la Sala Convegni dell'Hotel La Rosetta di Perugia per denunciare la situazione che si è venuta a creare con la variazione da parte della Regione Umbria della Legge del 2013.
Ne è uscito un testo tramite il quale vengono cancellate le esenzioni, per i provider, dal pagamento dei canoni per l’attraversamento del demanio di proprietà regionale per la posa di fibra ottica: «La modifica della legge – dice Giambattista Frontera, vice presidente dell'AssoProvider – ci ha colpito ancora di più siccome la sentivamo nostra, in quanto noi come Assoprovider, abbiamo partecipato alla sua redazione».
Una modifica che in sostanza facilita i grandi gestori telefonici multinazionali con lo sviluppo del 5g ma che di fatto preclude ogni possibilità di sviluppo dei provider gestiti da piccoli e medi operatori.

Assoprovider è una Associazione Indipendente di Aziende che svolgono l'attività di Internet Service Provider (ISP), o comunque una attività inerente lo sviluppo di progetti di business attraverso l’utilizzo organico della rete Internet. Nata nel Luglio 1999, Assoprovider si prefigge di combattere le logiche di potere e di spartizione dei grandi carriers e delle compagnie di telefonia fino a diventare l’Associazione più rappresentativa in termini numerici dei Service Provider italiani. L’Associazione è legalmente rappresentata dal Presidente dr. Ing. Dino Bortolotto.
Con l'entrata nel mercato della connettività Internet degli operatori di telefonia si è determinata, una situazione di settore nella quale vengono notevolmente penalizzati i piccoli e medi operatori, che sulla connettività Internet avevano investito creando dal niente un mercato in Italia e portando Internet in Italia.

L’associazione, che oggi raccoglie circa 250 aziende del settore dei Servizi Internet e della connettività, ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo armonioso di Internet in Italia. In particolare Assoprovider si propone di contribuire affinché a colmare il gap che ancora ci separa dalle nazioni più informatizzate e di aiutare l’Italia a diventare protagonista del processo di sviluppo di Internet a livello mondiale.

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