La Biblioteca di Villa Urbani “è temporaneamente chiusa per accertamenti tecnici”, recita un cartello apposto sul cancello della Villa. Il 16 febbraio scorso si è verificato il crollo di parte del soffitto costringendo il Comune a chiudere la struttura. La Villa fu costruita dal tipografo perugino Mario Urbani (1908-1986). Dal 1991 è proprietà del Comune di Perugia che l’ha adibita a Biblioteca nel 1994. E’ posta in posizione strategica lungo l’asse viario che conduce da Fontivegge al centro storico. La chiusura è stata subito avvertita come un fatto grave da parte degli utenti, che hanno lasciato sul cancello cartelli significativi: “la biblioteca per molti di noi è uno spazio vitale, deve essere aperta”; “lavori di ristrutturazione subito! Questa biblioteca è un centro culturale, un punto di incontro per il quartiere, va riaperta quanto prima!”; “l’Atelier di parole vuol esprimere la sua gratitudine e il suo sostegno alla biblioteca di Villa Urbani in questo momento di difficoltà”; “se penso a Villa Urbani, mi vengono in mente: le letture della mia infanzia, la mia proposta di matrimonio (14 febbraio 2022), un periodo di tirocinio (gennaio-luglio 2022) in cui mi sono sentito come in una famiglia. E’ un luogo del cuore e in quanto tale non dovrebbe essere lasciato andare, con il rischio di chiudere, ma dovrebbe essere fatto tutto ciò che è possibile per farlo splendere, 17 febbraio 2023, Stefano Simonetti”. Ho ritenuto di dare voce a questi utenti perchè danno l’idea di quanto sia importante Villa Urbani. Mi rendo conto che l’Amministrazione comunale ha concentrato finora gli sforzi sulla Biblioteca Augusta e su quella degli Arconi. Ma in questo momento lo sguardo deve essere diretto verso Villa Urbani. Mi associo quindi agli appelli perchè inizino al più presto i lavori di ristrutturazione. Mario Centini

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