Per alleggerire un po’ l’atmosfera parliamo di treni (di Paolo Brutti)
![](http://umbrialeft.it/files/opinBrutti_3.jpg?1646463901)
Per alleggerire un po’ l’atmosfera.
Dice l’assessore Melasecche:
“È noto che, sul fronte delle modalità di accesso al sistema dell’Alta Velocità per l’intero territorio regionale, sussistono ad oggi grandi carenze. È infatti disponibile una sola coppia di Frecciarossa che […] con fermata a Terontola per i comuni del Trasimeno, è molto comoda per chi deve passare una giornata lavorativa a Milano, volendo a Torino, ma non rappresenta la soluzione ottimale per tutti, specialmente se la relazione viene vista al contrario, quale incoming dal Nord verso l’Umbria”.
Che cosa vi aspettereste come conclusione? Che invece di una coppia di Frecciarossa se ne facessero almeno tre e che , uscendo e rientrando ad Orte e da Arezzo, servissero non solo Perugia e il Trasimeno ma anche Terni, Spoleto, Foligno e Assisi.
Invece l’assessore propone, e si adopera, per costruire una stazione denominata Media Etruria in provincia di Arezzo, o forse rifacendo la stessa stazione di Arezzo, da raggiungere dalle città dell’Umbria con treni regionali o con pullman, cancellando anche quell’unica coppia di Frecciarossa attuale.
Si tratta della programmazione della scomodità invece della comodità. Un ritorno al passato, quando la mattina molto presto partivo per Terontola e aspettavo il direttissimo per Milano, carrozze vetrate di velluto azzurro, che nel primissimo pomeriggio mi portavano a destinazione. Così il ritorno, con quel grido nella notte “Terontola, Terontola” che rappresentava la vittoria delle FS sulla geografia.
Si tratta della vittoria dei costi sui risparmi e della gomma sul ferro.
Infatti per prendere i Frecciarossa in Media Etruria bisogna farceli fermare e altrettanto per prenderli a Orte da Terni. Costi da riassorbire, seppure se ne troveranno in numero sufficiente di “tracce” da utilizzare. Poi bisogna avere treni regionali da portare fin lì. Un treno regionale da Spoleto a Terontola costa alla Regione 2000 € a corsa, mentre un bus ne costa 450. Scommettiamo che ci si manderanno i pullman e non i treni? Un declassamento della Regione. Molti capoluoghi non collocati sulla rete di AV hanno ottenuto delle coppie di Frecciarossa che percorrono le cosiddette linee storiche d poi entrano nell’AV. Qualche esempio? Potenza, Lecce, Udine, Pordenone, Sibari, Vicenza, Parma, Reggio Emilia, Modena. Queste ultime tre usufruiscono di una deviazione sulla linea storica di alcune coppie di Freccia Rossa nonostante sia stata costruita per loro la stazione Medio Padana, considerata non sufficientemente comoda per le partenze del mattino e per i rientri della sera.
Perché in Umbria facciamo sempre il contrario di quello che serve? Quali interessi perseguiamo? Quello dei costruttori tosco-perugini? Quelli dello Stato Pontificio che non volle la ferrovia dalla Toscana per motivi militari e religiosi?
In ogni caso mai una volta che si seguano gli interessi degli umbri.
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