Zootecnia ed emergenza idrica al centro del dibattito nei tavoli regionali
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PERUGIA - “Stiamo andando avanti in maniera spedita verso l’approvazione del nuovo Piano zootecnico dell’Umbria” ha confermato l’Assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini in apertura dei lavori dell’apposito tavolo regionale istituito dagli assessorati regionali alle politiche agricole ed all’ambiente con tutti i soggetti interessati al settore. All’ordine del giorno c’erano le osservazioni pervenute al Documento preliminare per il Piano Zootecnico Regionale comprensivo del rapporto preliminare sui possibili impatti ambientali, approvato dalla Giunta regionale ed illustrato il 29 settembre scorso in occasione della prima riunione per l’avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, alla quale il Piano Zootecnico deve essere sottoposto.
Rispetto al documento presentato sono giunte le osservazioni di Coopagri, della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali dell’Umbria, di Confagricoltura Umbria e CIA Umbria, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio, tecnologie dell'informazione, promozione e sviluppo sostenibile della Regione Umbria.
Nell’incontro con le rappresentanze degli operatori del settore, è stata discussa un’ipotesi di lavoro predisposta in collaborazione con INEA, incaricata di affiancare la struttura regionale per la predisposizione del definitivo Piano zootecnico, sulla scorta delle indicazioni fornite dal documento preliminare, delle osservazioni pervenute o che perverranno nel corso dei lavori e naturalmente delle valutazioni del Tavolo verde regionale. “Nelle prossime settimane, ha affermato l’assessore Cecchini, il lavoro sarà rivolto all’individuazione delle forme di allevamenti sostenibili ed economicamente più competitivi. A questo proposito andremo ad esaminare e valutare le migliori esperienze nazionali ed internazionali nonché le tecniche agronomiche più adeguate per il nostro territorio”.
Sempre questa mattina, nella sede dell’Assessorato alle politiche agricole, si è tenuta la riunione del Tavolo Verde per individuare le priorità di intervento dell’agricoltura umbra. L’emergenza idrica è stata materia di un serio confronto. Le Organizzazioni degli agricoltori hanno sottolineato come la perdurante siccità, alla quale si aggiungono le conseguenze della rottura dello sfioratore della diga di Monte Doglio, sta determinando una situazione di grave incertezza alle aziende che devono programmare le colture per la prossima stagione estiva senza alcuna garanzia sulla disponibilità di acqua per l’uso irriguo. Alla riunione odierna peraltro era presente anche Diego Zurli, direttore dell’Ente Acque Umbre Toscane che ha fatto il punto della situazione per ciò che riguarda lo stato della Diga. L’Assessore Cecchini si è detta consapevole della gravità del problema per la cui soluzione debbono, tuttavia, essere coinvolte tutte le strutture competenti e quindi, oltre alla regione con gli assessorati all’agricoltura ed all’ambiente, le provincie, l’Ente Acque Umbre Toscane i consorzi di bonifica e le organizzazioni dei produttori. A questo scopo, e vista l’urgenza, gli assessori regionali Cecchini e Rometti hanno convocato per il 2 febbraio un tavolo tematico con tutti i soggetti.
“Eventuali richieste di costituzione di una unità di crisi e richieste di stato di calamità naturale, ha affermato Cecchini, saranno frutto dunque anche delle valutazioni e decisioni che scaturiranno nell’ambito di questo tavolo tematico”. L’Assessore Cecchini ha anche colto l’occasione per sottolineare come, con la recente costituzione dell’Ente Acque Umbre Toscane, la regione si è dotata di uno strumento operativo efficiente per dare una soluzione definitiva al problema con il ripristino del Monte Doglio e la messa in esercizio della diga del Chiascio. Ed a questo proposito Fernanda Cecchini ha dato notizia che, nell’ambito dell’incontro che si è svolto ieri a Roma con il Ministro delle politiche agricole Catania, al quale ha partecipato anche l’Assessore alle politiche agricole della Regione Toscana Salvadori, gli Assessori regionali hanno sottolineato la necessità di accelerare al massimo le procedure di dissequestro della Diga di Montedoglio per consentire l’inizio dei lavori di risanamento dell’invaso. Cecchini e Salvadori hanno chiesto al Ministro di farsi carico di questa esigenza, nel rispetto ovviamente dell’autonomia del lavoro che la magistratura sta compiendo.
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