Zootecnia: ecco cosa cambia nel quadro normativo regionale
PERUGIA - Approvato dalla giunta regionale dell'Umbria il regolamento per la gestione degli impianti per il trattamento degli effluenti di allevamento e delle biomasse per la produzione di biogas e l'utilizzazione agronomica del digestato prodotto.
''Il provvedimento - spiega l'assessore Silvano Rometti in un comunicato - frutto di un'ampia partecipazione, risponde alle richieste provenienti dal mondo agricolo che da piu' parti aveva indicato la necessita' di individuare un percorso certo per la gestione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti alternative e rinnovabili provenienti da attivita' aziendali e per il trattamento dei reflui. Cio' in un quadro giuridico nazionale alquanto confuso. Siamo infatti ancora in attesa che il ministero delle Politiche agricole emani l'apposito decreto e sono poche le Regioni italiane che hanno regolamentato la materia. Il regolamento dell'Umbria, che ora verra' inviato alla competente commissione consiliare per il parere di competenza, si caratterizza per la particolare attenzione posta sulle questioni ambientali, al fine di supportare la sostenibilita' delle aziende e garantire un uso consapevole del territorio. In questo ambito si collocano le scelte relative sia all'immissione del prodotto nell'impianto che al digestato uscente, utilizzabile in un raggio definito attorno all'impianto, calcolato in base all'emissione di anidride carbonica durante il trasporto''.
Al fine di garantire una comprensione univoca dei contenuti del regolamento e' stata fatta chiarezza sulle caratteristiche che il digestato prodotto dagli impianti deve avere per poter essere utilizzato agronomicamente. Cosi' come sono stati definiti gli effluenti di allevamento e le biomasse utilizzabili negli impianti. In particolare dalle biomasse sono esclusi i rifiuti, mentre possono essere utilizzati i prodotti e sottoprodotti di processi agricoli e silvicoli e residui della attivita' di frantoi e cantine.
E' inoltre previsto che la proprieta' degli impianti, la produzione degli effluenti di allevamento e o delle biomasse che alimentano l'impianto e l'utilizzazione agronomica del digestato debbano fare riferimento alla sola impresa agricola o ad associazioni di imprese agricole o di cooperative agricole. E' fatto inoltre obbligo all'impresa o imprese di utilizzare ai fini agronomici il digestato prodotto nei terreni di cui abbiano la disponibilita' e che tali requisiti devono essere conservati per tutto il ciclo di vita dell'impianto. L'articolato contiene anche indicazioni sulle operazioni di dismissione dell'impianto al termine del ciclo di vita e sul ripristino ambientale dell'area, oltre a sanzioni in caso di violazioni. ''L'atto - conclude Rometti - si inserisce nel quadro delle iniziative della Regione per favorire lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili e piu' in generale di un'economia derivante da tali attivita', rivolta in questo caso soprattutto al mondo delle imprese agricole''.
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