PERUGIA - Il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni (Pd) commenta con soddisfazione l'approvazione del regolamento attuativo dell'articolo 4 della legge regionale ''25/2009'' (''Tutela e salvaguardia delle risorse idriche e Piano regionale di tutela delle acque'') che ''razionalizza la gestione'' degli impianti per il trattamento degli effluenti di allevamento e delle biomasse per la produzione di biogas.

Chiacchieroni - e' detto in una nota della Regione - ritiene che sia stata fatta una scelta in linea con la normativa nazionale ed europea e funzionale agli obiettivi ormai ineludibili della produzione di energia ''verde e sostenibile''.

Spiega Chiacchieroni che la normativa a livello nazionale e' molto chiara al riguardo: ''Non sono classificabili come rifiuti, ne' il digestato in uscita dagli impianti, ne' il refluo zootecnico. In piu' parti - aggiunge - il legislatore nazionale ha ribadito questo concetto. ''E dello stesso avviso - dice ancora Chiacchieroni - e' anche la Corte di Cassazione che, con nel 2010, ha avallato tale orientamento legislativo''.

Il consigliere ricorda poi che ''il legislatore comunitario, che spesso si occupa delle tematiche riguardanti l'agricoltura, si e' piu' volte occupato della materia: possiamo ricordare a titolo esemplificativo il Regolamento 1774 del 2002 riguardante proprio i ''Sottoprodotti di origine animale'', ed il concetto e' stato piu' volte ribadito anche in sede di Corte europea.

''La Seconda Commissione si e' allineata agli orientamenti nazionali e comunitari - sottolinea - dotandosi di una regolamentazione seria e chiara riguardo l'argomento, come avevano del resto gia' fatto altre Regioni, quali il Piemonte e l'Emilia Romagna. Aver scelto di agire rappresenta quindi - sottolinea Chiacchieroni - un gesto di grande responsabilita' verso l'ambiente: il regolamento prevede infatti un rigido sistema di controllo del materiale in entrata e in uscita dagli impianti, il digestato, appunto, il quale e' in ambito scientifico riconosciuto come un ammendante straordinario''.

L'esponente del Pd invita poi a non dimenticare che risiede proprio in strutture come quelle che il regolamento va a disciplinare l'''energia verde che rappresenta il futuro. E dopo i fatti tristemente noti che riguardano il Giappone - osserva - risulta chiaro come la riflessione sull'energia debba sempre piu' andare verso scenari in cui si privilegia l'utilizzo e lo sfruttamento di cio' che gia' esiste.

Le strutture disciplinate dal regolamento - dice Chiacchieroni - rappresentano l'ultimo anello, l'anello di chiusura, di una filiera che diviene cosi' ad impatto ambientale zero: oltre alla produzione di carne, grazie agli `scarti' si produce anche concime ed energia''.
 

Condividi