Zona addestramento cani “Clitunno”, successo per il secondo raduno cinofilo
CAMPELLO SUL CLITUNNO - Una vera festa di cinofilia venatoria e, quel che più conta, una massiccia operazione di ripopolamento di una delle zone montane più preziose dei dintorni di Spoleto e Campello sul Clitunno. Domenica mattina, 25 giugno, si sono ritrovati a decine gli appassionati di cinofilia da ferma e da cerca nella zona addestramento cani (zac) “Clitunno”, sopra Acera di Campello, a 1200 metri sul livello del mare. L’occasione era il secondo raduno di cinofilia della stagione, con la contestuale immissione sui terreni della zac di 80 magnifici esemplari appartenenti alla specie Starna. Inglesi, continentali, cani da cerca: per l’intera mattinata le verdi praterie di Monte Maggiore, sede della Zona addestramento cani, sono state teatro di confronti serrati, ferme, consensi, pistaggi e involi, con i cani da caccia impegnati ad insidiare i galliformi presenti sul terreno. I giudici Giovanni Pioppi e Roberto Onori hanno visionato i circa 60 ausiliari presentati, ricavandone spunti interessanti e una classifica di tutto rispetto.
Nella categoria inglesi vittoria con il Primo Eccellente per la setter inglese Luna di Giuseppe Scirocco, Secondo Eccellente per il pointer Bang di Claudio Ceccaroni, Terzo Eccellente per il setter inglese Zeb di Giampaolo Scabissi, Quarto Eccellente per la setter inglese Scira di Noello Bocci. Fra i continentali Primo Eccellente per la epagneul breton Ilda di Galli, Secondo Eccellente per la kurzhaar Nina di Augusto Luccioni, Terzo Eccellente per l’epagneul breton Alì di Galli, Quarto Eccellente per il kurzhaar Brio di Mauro Mignini e 5 Molto Buono per il kurzhaar Sonny di Augusto Luccioni. Infine, fra i cani da cerca vittoria con Primo Motlo Buono per Arturo, springer spaniel di Stelvio Carlini.
Come sempre il verdetto dei giudici è stato accolto dagli applausi e le conseguenti premiazioni si sono svolte in un clima di festa e goliardia, all’insegna della passione comune per la cinofilia venatoria e la voglia di riportare in montagna animali autentici, una specie tipica dei nostri territori ma ormai abbandonata dal moderno “ambientalismo”, dalla scomparsa della pastorizia e dal sopraggiungere dell’agricoltura intensiva. Grazie alle due sezioni comunali di Federcaccia Campello sul Clitunno e Spoleto, le starne a Monte Maggiore hanno adesso costituito un rimo nucleo di circa 130 individui, sparpagliati in una decina di gruppi lungo i 150 ettari della zac.
Il comitato di gestione, che ha organizzato la zona, stabilito gli orari e indetto le due prove cinofile a scopo di ripopolamento, ringrazia tutti i partecipanti e i soci cinofili. Interpretando il volere della stragrande maggioranza dei cacciatori del luogo, il comitato rimarrà attivo anche al termine della stagione di addestramento, impegnandosi per mantenere quante più starne possibile all’interno dei confini della zac, dove vige l’assoluto divieto di caccia.
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