Zeus ed Egina, mitica storia travagliata, secondo Bol allievo di Rembrsndt
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - “Egina in attesa di Zeus”: é questo il titolo della tela opera di Ferdinand Bol (1616-1680), olandese.
L’artista si indirizzò verso la pittura di genere storico ed il ritratto. Intorno al 1635 si recò ad Amsterdam, dove entrò nella bottega di Rembrandt come allievo; ne divenne poi il principale collaboratore. Ovviamente sviluppò pure una carriera del tutto autonoma ed indipendente.
Egina era - per la mitologia - una ninfa, per la precisione una delle Naiadi, divinità benefiche delle acque dolci.
Nata a Filo, venne rapita da Zeus trasformatosi in aquila. Dal re degli dei ebbe due figli: Eaco e Damocrateia. La gelosa Era creò diversi problemi ad Egina, che con l’aiuto di Zeus li superò. Fu portata, tra l’altro, e nascosta sull’isola Enona, che poi dal nome della naiade stessa, si chiamò Egina.
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